Noi ,credenti e non credenti , puntualmente ad ogni tragedia, sia quella pervenutaci mediaticamente il giorno di Pasqua dalla lontana Regione dello SRI Lanka, sia quelle inaspettate e repentine dei terremoti ,sia quelle dei barconi rovesciati pieni di disperati migranti , noi sempre allibiti ci chiediamo “DIO DOVE SEI ?” . E’ una domanda antica che risale ai primordi dell’umanità e delle religioni, una domanda che non attende risposte perché non è rivolta a conoscere,ma solo a rimproverare DIO per la sua Assenza e il suo Silenzio.
Oggi viviamo in un mondo profondamente segnato dalla mancanza di fede. . . Questa mancanza di fede non significa solo indifferenza o rifiuto, ma piuttosto dolorosa constatazione dell’Assenza o Silenzio di Dio. Nessun uomo dubita dell’esistenza di Dio in se stessa, ma si dubita se il mondo in cui ci si trovi sia un mondo opera di Dio: un mondo duro,violento, ingiusto e inumano in cui tutto grida l’ Assenza di Dio : guerre,campi di sopraffazione e oppressione, esperienze quotidiane di fame, di ingiustizie, di malattie e di morte. Un tempo si situava l’inferno nell’aldilà, oggi ne facciamo l’esperienza in questa tragica realtà. In questa moderna mancanza di fede c’è sempre il suo Silenzio . Dov’è Dio allora? Che significato ha il Messaggio evangelico che Dio si rivela Amore anche in tutte queste esperienze?
Lo fece anche Marta con Gesù, il quale pur sapendo della gravità della malattia di Lazzaro ,non si mosse: <<Signore, se tu fossi stato qui,mio fratello non sarebbe morto (Gv.11,11)>>. ” Se tu fossi stato qui. . . ” e invece il Signore non c’é. Dio è sempre lontano e assente nel momento della necessità e bisogna invocarlo,supplicarlo e implorarlo perché si degni di guardare questa terra per salvarla da ogni tragedia! Il Salmista canta: << Mio Dio,grido a Te ogni giorno e non rispondi; di notte non c’è tregua per me (Sal.22,3)>>.
Nella Bibbia però la prima volta che Dio parla all’uomo, è proprio Dio stesso che gli chiede: << Adamo,dove sei? (Gen.3,9)>>. Non è l’uomo che deve chiedere a Dio dov’è,ma è l’uomo che deve interrogare se stesso su dove si trovi lui, cioè sul significato della sua stessa esistenza. Il Creatore lo aveva destinato a coltivare e custodire il Giardino dell’Eden,ma gli uomini lo devastano e lo distruggono, per poi rimproverare a Dio ciò che invece è opera soltanto dell’insensatezza e dell’insaziabile ingordigia umana, radice di ogni ingiustizia e di ogni male sociale. Si rimprovera allora a Dio il suo Silenzio eppure Dio ha parlato e parla,ma il guaio è che non trova chi Lo ascolti.
Tutta la Scrittura è attraversata da rimproveri del Signore a quanti << hanno occhi e non vedono,hanno orecchi e non odono (Mc.8,18)>> e imperterriti continuano a disapprovare il Signore per il suo Silenzio. La Bibbia insegna che per sapere ascoltare questo Dio occorre avere coscienza di chi è il Signore ,altrimenti Lui parla e le persone non se ne accorgono. Quanti pensano ad un Dio potente ( Es.19,16) o distante (nei Cieli) non riusciranno mai a scoprire la Presenza del Dio-Amore della Rivelazione e che dimora fra gli uomini ,perchè la sua Parola si è fatta Carne,cioè Umanità. Solo quando noi tutti,credenti e non credenti , entreremo in una nuova dimensione, innalzando senza se e senza ma la soglia della nostra capacità d’amare e di servire mettendoci in sintonia con l’Amore Grembiulizzato di un Dio ( che è Genitore!), solo allora ci accorgeremo stupefatti della Sua Presenza da Risorto: la Presenza del DIO-CON-NOI, cioè L'”Emanuele (Mt.1,23)”.
Corigliano Rossano,21-28 aprile 2019, “settimana santa pasquale”. Franco Palmisano