Era l’8 maggio scorso quando un uomo di 62 anni, Giuseppe Madeo, noto e stimato dipendente comunale, veniva aggredito nel tardo pomeriggio da un gruppo di cani randagi, esattamente in numero di tre. Luogo dell’accaduto: contrada Celadi, nell’area urbana Rossano del comune di Corigliano Rossano.
Da allora, per il malcapitato protagonista della vicenda, ha avuto inizio una vera e propria odissea. L’uomo stava facendo una passeggiata nella zona in attesa della consorte, nota e anch’essa stimata impiegata presso un ufficio pubblico di Rossano, impegnata nell’adempimento di una commissione. Madeo non ha avuto neppure il tempo di accorgersi di quello che stava per succedere. È stato infatti attaccato dai randagi che lo hanno azzannato ad una gamba, provocando la caduta a terra dello stesso. Provvidenziale la presenza, negli istanti successivi alla brutale aggressione, di un automobilista, che ha causato l’allontanamento dei cani.
L’uomo, rimasto a terra letteralmente spaventato e sanguinante, è stato soccorso ed è dovuto ricorrere alle cure dell’ospedale “Nicola Giannettasio” di Rossano, dove i sanitari gli hanno riscontrato numerose e vistose ferite alla gamba, e non solo, nonché diverse contusioni. Ancora oggi, a distanza di circa venti giorni dall’accaduto, Madeo è a casa, in gravi condizioni, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Quello che è successo ha infatti arrecato numerose conseguenze all’uomo, debilitato nel corpo e nello spirito, ed oggi amorevolmente assistito dalla sua gentile consorte.
Quanto accaduto ripropone in maniera drammatica l’emergenza randagismo in atto sull’intero territorio comunale: il Comune deve intervenire prima che si verifichi qualche altra tragedia. Non è possibile continuare ad assistere inermi a questo fenomeno, con i cani abbandonati al loro destino per strada e la popolazione privata della possibilità di poter circolare liberamente senza il timore che qualcuno venga aggredito da un momento all’altro. Ed è davvero ingiustificabile il fatto che ancora oggi, nonostante quest’ultimo episodio, nessuno si sia mosso. Da parte nostra, continueremo a mantenere alta l’attenzione su tale problematica e ci stringiamo attorno a Giuseppe Madeo e alla sua splendida famiglia.
Fabio Pistoia