In occasione del ballottaggio di domenica 9 p.v. i Comunisti Italiani di Rossano e, credo, anche quelli di Corigliano e, perché no, di tutta la Piana, ritengono di non avere nulla, che ideologicamente li accumuni ai due contendenti in campo, se non un segno di stima personale e di riconoscere all’uno la veste di una paludata gioventù e all’altro quella della popolare nomea generalizia.
Niente di più o di meno di ciò, a cui si è assistito attraverso la polemica dei comizi e l’esercizio demagogico di rivangare gli errori delle passate amministrazioni con l’eccezione per qualche sindaco, che, già nel recente passato, fu destinatario di roventi strali e che oggi è passato, armi e bagagli, nello schieramento del giovane Robespierre.
Al di là di chi ci ha messo o ci mette la faccia nelle lotte quotidiane per lo sviluppo del nostro territorio e di chi abbia gridato più forte al cielo la proposta più utile per la Città di Corigliano-Rossano e, più in generale, per la Piana di Sibari, e per questo facciamo ai due sfidanti gli auguri più sinceri di un “in bocca al lupo e che vinca il migliore”, i Comunisti Italiani non possono esimersi dall’esprimere una semplice e scontata riflessione, quella che chi dei due uscirà vincitore da questo duro scontro elettorale, non può non prendere seriamente a cuore alcune annose problematiche, la cui risoluzione sta alla base del futuro prossimo del rilancio economico di tutto il nostro comprensorio e che non può essere rinviata alle calende greche, ma affrontata con forza e convinzione, prendendo, come il popolo ama dire, il toro per le corna.
Dobbiamo, pertanto, fare necessariamente qualche breve, ma opportuna premessa per inquadrare con qualche elemento socioeconomico di merito la carente rete di mobilità del territorio, come primo approccio sull’argomento “sviluppo di Corigliano-Rossano e della Piana di Sibari”.
I rapporti commerciali, lavorativi e relazionali tra lo Scalo di Corigliano e quello di Rossano, negli ultimi anni, si sono andati fortemente intensificando, in quanto è molto aumentato il numero delle persone, che per motivi vari di lavoro e rapporti di relazione vi si reca giornalmente.
L’attuale sistema di mobilità tra Corigliano e Rossano e, in generale, il circondario dei due grossi Centri più significativi, ora unico Centro, soffre il più delle volte in silenzio gli effetti per l’incremento degli scambi antropici registrati in questi ultimi anni e bisogna necessariamente adeguarlo alle mutate esigenze di vita dei suoi utenti e all’aumentato volume di rapporti antropici. Un piano locale di mobilità non è più differibile e questo per forza di cose dovrà puntare su un variegato ventaglio di opportunità da offrire ai cittadini dei due Centri.
E’, inoltre, superfluo aggiungere, ma non tanto se c’è chi ne propone il raddoppio dell’attuale tracciato, che la superstrada ionica non regge più in assoluta sicurezza d’uso la sfida dell’aumentato volume di collegamenti regionali e interregionali. Nel prossimo futuro questi dovranno essere senz’altro smaltiti dalla prevista 4 corsie (iperstrada) Sibari-Crotone-Catanzaro e quella verrà ad essere declassata, nella realtà della vita quotidiana, ad arteria locale litoranea di rango extraurbano tra Sibari e Mirto Crosia, cioè nell’area urbana di Corigliano e di Rossano, con l’esclusiva funzione primaria di soddisfare le esigenze del traffico locale intercomunale.
La necessità, poi, di spostarsi rapidamente in assoluta sicurezza tra i due Scali non può essere più affidata solamente alla superstrada ionica, come è avvenuto nel passato, ma con priorità assoluta questa va messa in sicurezza, soprattutto in vista della costruzione dell’importante struttura ospedaliera della Sibaritide in C.da Inziti.
Viene, allora, naturale proporre un asse viario ad hoc, che smaltisca il volume di flussi veicolari da e per lo Scalo di Corigliano e di Rossano, mentre l’attuale superstrada servirà a veicolare il traffico locale da e per gli altri paesi della costa e dell’interno.
I Comunisti Italiano della Piana da anni propongono tra i due Scali la realizzazione di un nuovo asse stradale a monte della ferrovia TA-RC e a questa parallelo, in quanto le aree attraversate non sono state ancora profondamente compromesse dall’abusivismo edilizio. Anzi, per Rossano Scalo esiste già un primo tratto, viale dei Normanni. Nei prossimi mesi si tratta di decidere, se il Sistema Urbano Corigliano-Rossano possa diventare operativo, se solo chi potrà, avrà il coraggio di decidere subito e di non partire con il piede sbagliato per un insulso interesse di bottega.
La griglia operativa di urgenze infrastrutturali, che i Comunisti Italiani propongono ai due sfidanti del secondo turno e al vincitore del ballottaggio, che dovrà sottoporla, poi, alle forze politiche, sindacali e di categoria, culturali e associative della Città Unica e del Comprensorio, è così sintetizzata:
– mobilità di rango interregionale: 4 corsie Sibari-Crotone-Catanzaro con tracciato collinare il più vicino possibile ai Centri Storici Antichi per tentare di rivitalizzarli, valorizzandone le attrazioni;
– mobilità di rango intercomunale: attuale superstrada ionica opportunamente messa in sicurezza nei punti più critici con la realizzazione di rotonde e con il miglioramento della fluidità veicolare di movimento;
– mobilità di rango locale: tra lo Scalo di Corigliano e di Rossano nuova arteria stradale a monte della ferrovia TA-RC e a questa parallela.
I Comunisti Italiani si riservano di intervenire nel dopo elezioni sui settori più trainanti dell’economia della Città Unica Corigliano-Rossano, con una serie di proposte più generali, per affrontare le urgenze amministrative per rilanciare lo sviluppo dei due Centri e della Piana.
Rossano, 07/06/2019. per il Movimento Rinascita del Partito Comunista Italiano il Coordinatore Cittadino comp. Giuseppe Marincolo