Anche i sindacati unitari di Cgil-Cils-Uil del Pollino e della Sibaritide hanno partecipato alla manifestazione nazionale a Reggio Calabria con la presenza dei tre segretari nazionali: Maurizio Landini (CGIL), Annamaria Furlan (CISL) e Carmelo Barbagallo (UIL). Tema della manifestazione: ”Ripartiamo dal Sud per unire il Paese”.
Presenti, oltre ai segretari regionali delle tre sigle sindacali, il governatore Mario Oliverio e diversi sindaci. Il corteo ha avuto inizio da Piazza De Nava con arrivo, dopo aver percorso il Corso principale della città dello stretto, dinanzi a Piazza Duomo dove si è dato vita agli interventi dinanzi ad un bagno di folla. Si è vissuta una giornata importante, storica, per la Calabria, per il Sud e per la democrazia. Una giornata che ha visto al centro il lavoro, l’affermazione della legalità, la crescita, lo sviluppo del Paese e del Sud. Alla manifestazione nazionale hanno preso parte numerosi lavoratori, pensionati, giovani disoccupati, precari, studenti e semplici cittadini provenienti dal Sud Italia (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) e dal resto dell’Italia. L’appuntamento in riva allo stretto è servito ad unire il Paese fondato sul lavoro e per dare, allo stesso tempo, un segnale forte al Governo centrale. I tanti Sud d’Europa si salvano se si rilanciano gli investimenti e si danno prospettive, futuro e speranza alle nuove generazioni. La manifestazione è stata finalizzata a lanciare un appello al Governo centrale, in primis al Premier Conte, affinché possa sbloccare i cantieri e mettere in atto una serie di investimenti sulla logistica, sui trasporti e sulle manifatture. La sanità, poi, deve essere al centro dell’attenzione del Governo centrale in modo tale da garantire il diritto alla salute dei cittadini e non deve continuare ad essere terreno di scontro e divisione ideologica e politica. Vanno messi in campo, inoltre, interventi a sostegno della tutela dell’ambiente e della forestazione, in un’ottica di cura e manutenzione del territorio contro i rischi del dissesto idrogeologico. I tre leader nazionali, nel corso dei loro rispettivi e corali interventi, hanno ribadito il concetto che il Paese cresce se cresce il Mezzogiorno d’Italia. La manifestazione di Reggio Calabria è servita a rompere il muro della rassegnazione e per lanciare una nuova grande stagione di politiche contro la precarietà, per il lavoro e la sua dignità, di investimenti finalizzati alla crescita e allo sviluppo del Sud. Un segnale, dunque, forte che fa ben sperare per il futuro, affinché i tanti giovani possono affermarsi ed inseguire, allo stesso tempo, i loro sogni vivendo anche in Calabria.
ANTONIO LE FOSSE