Una casa si costruisce dalle fondamenta, non dal tetto! Togliere l’alto ionio cosentino dall’isolamento significa innanzitutto dotarlo di quei servizi necessari per garantire rapidi spostamenti sul suo stesso territorio per poi collegarlo efficientemente col resto d’Italia. Egoisticamente parlando mi ritengo pienamente soddisfatto e contento per l’istituzione di questa nuova tratta ferroviaria.
Dopotutto la mia città confina con Sibari. Ma quando si offre se stessi al servizio della collettività non ci sono discorsi egoistici che possano tenere. Ed è in quest’ottica che giudico il freccia argento Sibari-Bolzano, per dirla alla Fantozzi, una cagata pazzesca. Mi piacerebbe che si spiegasse alla gente come dovrebbe fare, ad esempio, chi vive a Cariati o a Campana per raggiungere Sibari in orari consoni per usufruire di questo Freccia argento istituito e paragonabile nè più e nè meno ad una cattedrale nel deserto? Col teletrasporto? Ma la Regione conosce veramente la situazione infrastrutturale del territorio? A che ora dovrebbe partire la gente per poter prendere il freccia argento alle 6.25? Per raggiungere Sibari da Cariati ad esempio ci si impiega una buona ora e, dal momento che non vi sono mezzi alternativi, l’utente dovrebbe utilizzare per forza di cose la propria auto. Quindi la s.s. 106. Quella stessa strada i cui lavori qualcuno avrebbe tanto voluto bloccare. Così si vuol ridurre il trasporto su gomma? Con orari astrusi che fanno probabilmente comodo solo a qualcuno, la gente continuerà a preferire il pullman che gli parte da sotto casa e per di più ad orari più umani. Con la conseguenza che, senza utenza, il servizio appena istituito sarà immediatamente soppresso. E l’alto Jonio si ritroverà nuovamente punto e a capo. Risultato? Ennesimo spreco ed ennesimo fumo negli occhi ai già bistrattati cittadini calabresi che pagheranno 1.4 milioni di euro di tasca loro per un servizio che sfrutterà solo lo 0,3% della popolazione. Non c’è che dire, è stato un lavoro sinergico tra chi si è fatto promotore di questa stramba ed inutile (per la collettività ovviamente, non certo per chi l’ha proposta) genialata e chi l’ha ciecamente finanziata. E non è un caso che lo Stato non abbia voluto metterci un euro e che i soldi provengano dalla Regione targata Pd. Il M5S di Di Maio e il Mit di Toninelli infatti non avrebbero mai avallato uno spreco di tal genere. Ma purtroppo la politica in Calabria comincia dove finisce la logica.
Avv. Domenico Russo
Associazione Rossano Pentastellata