Il Decreto Dignità fu il primo cambiamento legislativo approvato dal Governo Conti e firmato dal Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio. Il Decreto si concentra soprattutto su 4 punti principali: abolizione dello split payment e manovre di semplificazione fiscale, un tentativo di disincentivare le delocalizzazioni, modifiche al Jobs Act per combattere il lavoro precario e infine molte modifiche legate al gioco d’azzardo tra cui lo stop alla pubblicizzazione dello stesso.
Proprio su quest’ultimo punto arrivano le novità maggiori che andranno ad interessare un gran numero di italiani poiché sono sempre più le persone che si divertono cercando di preparare pronostici della Serie A sempre più precisi ogni domenica aumentando il valore di un settore che nel 2018 ha superato 1,4 miliardi di Euro.
Come menzionato sopra, a partire dall’8 Agosto scorso tutte le pubblicità relative al gioco d’azzardo sono state vietate. Inoltre, viene bloccata la possibilità per i bookmaker di sponsorizzare squadre sportive professionistiche per cercare di limitare l’influenza che le scommesse sportive e il gioco d’azzardo hanno sullo sport italiano.
Agcom ha espresso la richiesta di non attaccare in modo eccessivo il gioco d’azzardo dato che sono davvero tante le squadre ad avere contratti di sponsorizzazione con operatori del settore e questo avrebbe obbligato le stazioni televisive ad oscurare tutti i nomi degli sponsor durante le partite. Solo in Serie A, sono 11 le squadre ad avere betting partners sulle divise e, se a queste si aggiungono tutte quelle presenti nei campionati europei, si raggiunge un totale impossibile da oscurare e bloccare in ogni trasmissione.
Grazie a questo intervento da parte di Agcom e successive consultazione è stato deciso di applicare il blocco solamente ai contratti stipulati dopo l’entrata in vigore del Decreto Dignità lasciando invariati quelli già presenti almeno fino alla loro scadenza. Come potete immaginare, il giro di denaro tra sponsorizzazioni, pubblicità e diritti TV è imponente e offre lavoro a molti italiani.
Il Governo vuole inoltre difendere tutti gli operatori del settore italiani e cercare di impedire alle agenzie offshore di invadere il territorio. Al momento, il mercato della nostra penisola risulta monopolizzato da agenzie straniere che, essendo attive da più tempo, riescono ad offrire un numero di scommesse maggiore, bonus migliori e piattaforme più solide.
Una delle novità interessanti che aiuterà sia i bookmaker che gli scommettitori è quella del cash out, modalità che consente di incassare la propria vincita prima della fine dell’evento su cui si ha puntato. Questo dà ai giocatori la sicurezza di intascare la propria vincita e allo stesso tempo consente ai bookmaker di risparmiare pagando quote ridotte. Il cash out aggiunge un nuovo livello di strategia alle scommesse sportive rendendole ancora più interessanti ed è pensato anche per combattere il gioco illegale, problema sempre presente in Italia.
Altre novità minori sono la possibile introduzione dell’handicap asiatico, ovvero quel tipo di scommessa in cui viene assegnato un vantaggio o uno svantaggio ad una squadra per equilibrare le quote, modifiche alla gestione degli errori materiali nelle quote con l’obiettivo di tutelare gli operatori del settore e l’aumento delle vincite massime da 10 mila a 50 mila Euro.
Per i giocatori insomma non cambierà quasi nulla. Con questi cambiamenti il Governo spera di riuscire a limitare la crescita del fenomeno della ludopatia, soprattutto fra i giovani, inibire la crescita del gioco d’azzardo illegale e dare la possibilità agli operatori italiani di svilupparsi creando nuovi posti di lavoro.