CORIGLIANO ROSSANO – Tutto pronto anche quest’anno per i festeggiamenti in onore del Santo compatrono insieme alla SS Achiropita della città unica di Corigliano-Rossano (area Rossano). Un calendario liturgico ricco di spiritualità senza però tralasciare l’aspetto culturale, desiderato, da sempre, dall’Arcivescovo Mons. Giuseppe Satriano. Fin dal suo insediamento nell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati infatti, ha voluto dare lustro a Nicola Malena,noto come San Nilo, attraverso iniziative anche di carattere culturale, rievocazioni storiche e corteo storico.
La rievocazione, che si svolgerà mercoledì 25 Settembre, avrà come punto di partenza la Cattedrale, subito dopo la funzione religiosa.
Un percorso evocativo che, percorrendo idealmente i luoghi del santo, rievoca i tratti che hanno caratterizzato la sua vita. Un’iniziativa che ha fatto registrare apprezzamenti durante le passate edizioni, in cui la teatralità diventa strumento sociale, culturale e religioso.
Il corteo storico, invece, costituisce un elemento che impreziosisce i due santi: Nilo e Bartolomeo portati in processione giovedì 26 Settembre.
Un numero cospicuo di figuranti vestiti in abiti bizantini che rappresentano le personalità e le tappe della vita del santo, tra nobili, autorità e monaci. Tra le tappe di maggior rilievo, la sosta a quella che era la casa di San Nilo, ogni anno addobbata dagli abitanti del rione con l’altare e tutto quanto necessario alla preghiera, che come sempre si conclude con fuochi pirotecnici, omaggio del quartiere al santo.
Altra tappa rappresentativa è quella in piazza Steri, momento in cui avviene la cerimonia di consegna delle chiavi della città da parte del sindaco a San Nilo. La cerimonia si conclude con lo spettacolo degli sbandieratori acrobatici prima del rientro in Cattedrale.
“Attorno a questa manifestazione – afferma Francesco Caligiuri, direttore artistico e regista di tutto l’evento – ruotano oltre cinquanta persone tra attori, figuranti, ballerine, cori e scuole di equitazione, escludendo altri trenta elementi ovvero gli sbandieratori. Certo, gli attori sono amatoriali, inteso come amatori del teatro come strumento culturale religioso e sociale, così come i figuranti che in questi anni si sono spesi rendendo questa manifestazione un evento tanto atteso.
Si tratta di un gruppo eterogeneo in termini di territorio e di professioni: provengono da Mandatoroccio, Crosia, area Corigliano, area Rossano, Torano Castello, San Donato di Ninea. E ognuno di loro svolge nella vita professioni tra le più svariate: imprenditori, medici, ingegneri, docenti, commercialisti, idraulici, imbianchini, muratori. Sono tutti accomunati dalla volontà di apportare il proprio contributo per la crescita culturale del nostro territorio, ecco perché a me piace pensare a San Nilo come al santo di tutti.
Ringrazio Mons. Satriano per la fiducia riposta nella mia persoma. Certo, l’emozione è tanta cosi come lo sono la paura e il senso di responsabilità, ma ho imparato che quando si opera mossi dall’amore Dio ci illumina il cammino. Sono grato – conclude Caligiuri – a tutte queste persone che ormai da cinque anni continuano ad esserci con impegno e dedizione e sono onorato e grato di rappresentarli”.