NATALIA GINZBURG, scrittrice ebrea e atea, scrisse, otre trent’anni fa, su l’UNITA’, il Giornale della Sinistra Italiana, un articolo sul Crocifisso, che , OGGI, meriterebbe di essere riletto anche dall’attuale Ministro della Pubblica Istruzione. << Il Crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace! E’ solo l’immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l’idea di uguaglianza fra gli uomini e che fino allora era assente. La Rivoluzione cristiana ha cambiato il mondo! Sono duemila anni che diciamo avanti Cristo e dopo Cristo. E’ vero?
Il Crocifisso è simbolo del dolore umano. La corona di spine e i chiodi evocano solo sofferenze. La stessa croce che vediamo alta in cima al mondo è il segno della solitudine nella morte. Il Crocifisso fa parte della Storia del mondo.
Per i cattolici Gesù Cristo è il Figlio di Dio e per i non cattolici può essere semplicemente l’immagine di un uomo che è stato venduto , tradito , martoriato ed è morto sulla croce per amore del prossimo. Chi è ateo dunque cancella l’idea di Dio e conserva l’idea del prossimo.
Si dirà che molti nei secoli sono stati venduti, traditi e martoriati per la propria fede, per il prossimo, per le generazioni future, ma di loro sui muri delle scuole non v’è immagine. E’ Vero! Ma il Crocifisso li rappresenta tutti, perché prima di Cristo nessuno aveva mai detto che gli uomini sono uguali, fratelli tutti, ricchi e poveri, credenti e non credenti , ebrei e non ebrei, neri e bianchi e nessuno prima di lui aveva detto che nel centro della nostra esistenza dobbiamo situare la solidarietà tra gli uomini. . .
Gesù Cristo ha portato la Croce. A tutti noi è accaduto di portare sulle spalle il peso di una grande sventura. A questa sventura diamo il nome di ” croce ” anche se non siamo cattolici, perché troppo forte e da troppi secoli è impressa l’idea della croce nel nostro pensiero. Il Crocifisso, fondamento della Rivoluzione Cristiana, fa parte ormai della Storia del mondo. . . >>(… continua…)
Dall’UNITA’ del 22 marzo 1988 . NATALIA GINSBURG
Corigliano Rossano 10 ottobre 2019 ( Franco Palmisano)