Quando fu istituito il reddito di cittadinanza le autorità governative chiarirono che la possibilità occupazionale legata a questa forma di assistenza era duplice: i centri per l’impiego avrebbero chiamato i percettori di reddito per un max di 3 volte per offrirgli un lavoro, ma i comuni nel frattempo potevano cominciare ad utilizzare questi cittadini per almeno 8 ore alla settimana per lavori di pubblica utilità.
Il governo ha varato i decreti attuativi di entrambe queste misure ed allora ci domandiamo : per quale motivo nessun sindaco del nostro territorio, né quello di Coriglianorossano, né di altri comuni vicini si è preoccupato di presentare dei progetti di impiego di queste migliaia di cittadini?
Vediamo alcuni numeri
CORIGLIANO ROSSANO percettori di rdc( reddito di cittadinanza) 2350; CROSIA 202: Cariati 359 ; Longobucco 58 ; Trebisacce: 377 e l’elenco potrebbe proseguire.
Molte sono le attività in cui potrebbero essere ragionevolmente impiegati a condizione che le amministrazioni comunali anziché dormire chiamino i propri uffici comunali a redigere dei progetti di pubblica utilità: pulizia delle spiagge e delle microdiscariche, manutenzione del verde pubblico , pulizia delle aree poco coperte del territorio comunale etc. Oppure lavori socialmente utili come ripristino di luoghi pubblici, pitturazione e rinnovo locali pubblici, lavori di manutenzione di edifici pubblici. Naturalmente con le dovute assicurazioni di legge, e sotto la guida di personale comunale. E’ questa una grave mancanza politica dei nostri sindaci che sono bravissimi a fare politica contro questo o contro quello , ma quando ci si deve rimboccare le maniche preferiscono lasciare le opere incompiute. Non vorremmo malignare che qualche sindaco abbia paura di redigere dei progetti di pubblica utilità x questi cittadini a causa della paura di perdere qualche consenso o di infrangere l’abitudine di chiamare al lavoro per fini clientelari.
FABIO MENIN