Sono passati più di 3 anni da quando è stato annunciato in pompa magna il finanziamento del 3° megalotto Roseto Capo Spulico-Sibari per l’ammodernamento della SS106 e ancora l’ANAS non ha pronto il progetto esecutivo, stando a quanto ha pubblicato la stampa locale nei giorni scorsi.Il “Movimento per la Rinascita del P.C.I. e l’Unità dei Comunisti” della Piana di Sibari, interpreta questo ritardo come l’occasione da non perdere,
per chiedere all’ANAS una riflessione seria e ponderata necessaria ed indifferibile a sostegno delle vere e concrete aspirazioni delle popolazioni interessate all’importante opera infrastrutturale, che così, come è stata progettata, pare non abbia incontrato il più ampio consenso delle Amministrazioni dei Comuni interessati.
La realizzazione di quest’opera può e deve rappresentare la grande occasione, da tanti anni da tutti attesa, per allontanare lo spettro dell’attuale isolamento viario dei Centri Storici interni di bassa e media collina, tutti gravitanti in varia misura sulla fascia costiera di pianura.
Allo stato attuale la 4 Corsie (iperstrada?) da un po’ di anni è ferma a qualche centinaio di metri dalle gallerie realizzate prima del Castello federiciano di Marina di Roseto e così come i lavori sospesi si presentano, gli elementi previsionali concretamente visibili sui luoghi non lasciano dubbi sul fatto che la ripresa dei lavori avverrà da dove sono fermi e che il tracciato, che si prefigura, violenterà i dintorni del castello e di Marina di Roseto.
Se questa è la sensazione, sarebbe una violenza imperdonabile per lo storico monumento e uno scempio ambientale gratuito a spese dei Cittadini.
I Comunisti di Corigliano-Rossano fin dagli anni ’80 ritengono che la 4 Corsie non deve assolutamente toccare le aree vicine al Castello e quelle della Marina, ma, uscita dalle gallerie, deve passare a monte di Roseto e a valle di Cerchiara e Terranova, toccare i paesi arbresci (S. Cosma, Vaccarizzo, S. Giorgio), restare a valle di Paludi e Cropalati, passare tra Caloveto e Crosia, a monte di Calopezzati e Cariati, a valle di Pietrapaola, Mandatoriccio e Terravecchia.
Così operando, si realizzerebbe un tracciato alternativo e innovativo a forma di arco di cerchio, che, attraversando le aree di mezza collina, è l’unica possibilità concreta di togliere dall’attuale cronica progressiva emarginazione quella decina di Centri Storici Antichi, la cui popolazione è più che dimezzata e ansiosa sta aspettando la prossima inesorabile chiusura della scuola primaria.
Le opere infrastrutturali, come la 4 Corsie, devono servire a valorizzare il territorio attraversato, diffondendo semi di sicura ripresa economica o quanto meno di blocco dello svuotamento demografico.
L’ANAS, per una volta tanto, metta da parte la difesa degli interessi politici spiccioli e sposi gli interessi, senz’altro più nobili, della nostra storia millenaria, tenendo viva la fiammella di un barlume di fiducia per un futuro più a misura di territorio.
Corigliano-Rossano, 14/12/2019. per il Movimento Rinascita del Partito Comunista Italiano il Coordinatore Cittadino comp. Giuseppe Marincolo