Anche nella nostre Comunità locali si assiste e si legge sui quotidiani che molti nostri presbiteri, a volte ,vengono i contestati o indicati alla gogna mediatica e perseguitati nell’esercizio del loro ministero. Il seguace di Gesù però non si meraviglia di quando giunge la persecuzione ,ma si preoccupa quando questa è assente. <<Guai ,quando tutti gli uomini dicono bene di voi (Lc.6,26)>>. Per il credente, se è fedele al Signore e al suo Vangelo , la persecuzione, aperta o mascherata, larvata o evidente, è sempre presente. <<Tutti quelli che vogliono rettamente vivere in Cristo Gesù , saranno perseguitati (2Tim. 3,12).
Il mondo corteggia e premia quanti non lo disturbano, ma scatena tutta la sua ferocia verso quanti con la loro esistenza e testimonianza nel Servizio al bene dell’uomo sono una palese denuncia all’ingiustizia del Sistema del Potere , anche quello religioso, e non tollera l’esistenza di persone libere , che sfuggono cioè al suo dominio e non possono essere controllate.
L’adesione del credente a Gesù e al Progetto del Padre sull’umanità , invece, rende le persone pienamente libere :<<Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi (Gv.8,32)>>. La Libertà allora è la condizione per la presenza dello Spirito e lo Spirito rende l’uomo sempre più libero. << Cristo ci ha liberati (dalla schiavitù della legge) per la libertà (Gal.5,1)>> e << Dove c’è lo Spirito del Signore , c’è libertà (2 Cor.3,17) >>.
Attenzione ! Gesù lo dichiara apertamente: << Se hanno perseguitato Me, perseguiteranno anche voi. . .(Gv.15,20 )>>. La persecuzione per il credente, per la comunità cristiana , non sarà un segno di sconfitta, ma di crescita. E’ come l’azione del sole sulla pianta: la irrobustisce e la fa crescere. L’azione del sole è fondamentale, necessaria e vitale. Se la pianta si brucia non è colpa del sole ma della pianta che non ha messo bene le radici.
Gesù stesso, dandone la spiegazione, parla di quelli entusiasti, che accolgono il messaggio, ma poi quando arriva la persecuzione, crollano . Gesù ci assicura che il Padre tra chi perseguita e i perseguitati sta sempre dalla parte dei perseguitati: “di questi cioè è il Regno dei Cieli , è Dio il loro Re, quindi<< Beati>>!”. E’ questa anche la tragica storia della nostra Chiesa! A volte non ha saputo riconoscere i santi, i profeti e gli inviati di Dio. Li ha individuati e quando è stato possibile li ha poi eliminati in nome della prerogativa del suo Magistero.
Gli uomini delle Beatitudini, quelli cioè che sono in sintonia con Dio, trovano che mezzi dei loro contemporanei sono insufficienti alla costruzione del Regno e hanno bisogno di cercarne dei nuovi, perché la Comunità voluta da Gesù sia sempre una comunità dinamica, animata dallo Spirito. Dio , secondo l’autore dell’Apocalisse è :”Colui che è, che era e che viene (Ap.1,4)”.
L’apertura al nuovo è indispensabile per rimanere in sintonia con Dio “che viene”. Se non si cambia continuamente c’è il rischio che i credenti diventino i guardiani di un Mausoleo o di essere amalgamati in una Setta di perdenti, destinati solo a scomparire di fronte all’idolo religioso della Libertà che irride oggi ogni fede o di arrendersi di fronte a coloro che al grido di un Dio solo ideologico (Allàh è grande!) seminano morte e terrore, anziché i Credenti nel ” Dio dei viventi, non dei morti (Mt.22,32b)” e che continuamente crea e ci associa a Lui in vista di “Cieli nuovi e Terre nuove (Mc.12,27 e 2 Pt.3,13)”, quando ” Dio sarà Tutto in tutti (1Cor.15,28)”.
Rileggiamo e mettiamoci in ascolto,OGGI, della Beatitudine , riportata dall’Evangelista nel “Discorso di Gesù sul Monte”: “I Perseguitati per la fedeltà al Vangelo : BEATI ! Perché Dio si prende cura di loro”. <<Rallegratevi ed esultate , perché grande è la vostra Ricompensa in Dio>>
Corigliano Rossano,18 .12.2019. FRANCO PALMISANO.