Ricorre il 27 gennaio di ogni anno la commemorazione dell’Olocausto perpetrato dai nazisti nella Seconda Guerra Mondiale, denominata “La Giornata della Shoah”. I cristiani, oggi , anche quelli presenti nella nostra comunità che è in Corigliano Rossano, non comprendono più la Shoah ma il fare memoria di tali eventi è necessario. Durante i processi a chi si macchiò di quei tremendi crimini, è venuta fuori una realtà inquietante che quegli uomini erano uomini comuni che agivano in una sorta di bieca normalità, d’accordo con tutti coloro che sapevano , ma che facevano finta di non vedere.
La stessa indifferenza e la stessa normalità in tali eventi creano ancora oggi un nesso tra ciò che fu la Shoah e l’atroce Dramma dei Migranti in Fuga che cercano di raggiungere l’Italia e l’Europa, per sfuggire da guerre e miseria.
A noi tutti, sia allora che oggi, manca sempre la Compassione!!! La compassione è quella capacità di saper estrarre dall’altro la radice del suo dolore ,ma poi di farlo proprio senza esitazione. E’ questa compassione che è mancata all’umanità durante il nazismo , ma è questa compassione che manca anche a noi , cosiddetti cristiani, che ci giriamo dall’altra parte davanti al dolore di questa gente, che varca gli oceani per raggiungere le nostre coste.
Attenzione! Non è in Libia o in Mare che vanno bloccati i flussi migratori, ma devono cambiare i potenti e le loro logiche del profitto a tutti i costi. Non si può continuare a essere i loro democratici votanti e poi essere solo passivi spettatori delle loro beghe di fronte al macabro spettacolo dei morti in mare o al ribrezzo nei ghetti di rifugio per tanti disperati.
Sono questi i momenti storici in cui i cristiani sono chiamati a testimoniare, da maggiorenni, la propria fede, impegnandosi a vivere con libertà la vita anche nei propri quartieri, promuovendo senza egoismi la dignità umana e facendo sempre, in concreto, strada ai poveri , contestando e non applaudendo o favorendo quei politici di turno che, assetati di potere, si fanno strada anche sui bisogni della povera gente.
Chissà allora se fra non molti anni i nostri discendenti saranno invitati dalle loro maestranze a commemorare il Giorno dei “MIGRANTI in FUGA”, così come veniamo invitati, noi oggi , a Commemorare il “Giorno della SHOAH”.
Sarebbe patetico solo il pensarlo!!!
Corigliano Rossano, 17.01.2020 . Franco Palmisano.