Nella nostra comunità che è in Corigliano Rossano ci sono ancora alcuni visionari, che, singolarmente o in gruppi organizzati, da pellegrini, si muovono di qua e di là in cerca di luoghi di apparizioni varie e presunte . Gesù stesso però assicura che solo le persone autentiche non solo nel cuore ma anche nella lingua , le persone che non sono doppie , le persone che non si presentano con la maschera, queste vedranno Dio . << Beati i puri di cuore perché vedranno Dio (Mt.5,8).>>
Gesù quando parla dei puri di cuore sta parlando di coloro che sono limpidi nella propria coscienza, in quanto la purezza non è una qualità dell’individuo ma un atteggiamento che lo rende riconoscibile .
Lui assicura che i “puri di Cuore” vedranno Dio non nell’aldilà, ma che vedranno Dio, qui, su questa terra. Il verbo vedere in greco (lingua in cui sono stati scritti i vangeli) si scrive in due modi: “blepo”,che significa vista fisica e “orao”,che significa percezione interiore. l’Evangelista Matteo usa “orao”, quindi si tratta di una profonda percezione interiore.
La vita dunque cambia se crediamo che Dio c’è, ma quando lo sperimentiamo vivamente? Quando ne facciamo l’esperienza? Dio c’è, ma dov’è?
E’ necessario secondo l’Evangelista salire sul Monte delle Beatitudini, perché da lì si vede oltre, si vede l’aurora e si vede il tramonto e si percepisce la Prossimità di Dio, che per noi è Padre, cioè Genitore.
Gesù ci assicura che se noi scegliamo la prima Beatitudine, diventando Poveri di spirito , cioè Collaboratori del suo Regno, nella condivisione e nel servizio a tutti, per la promozione e la liberazione umana, allora diventiamo anche persone pure di cuore, cioè autentiche e ci accorgeremo quindi della presenza di Dio in tutti gli aspetti della nostra esistenza a tal punto che non ci interessa più cercare dov’è Dio, perché si scopre che Lui sta sempre dalla parte nostra e ci è sempre quotidianamente accanto per la felicità dell’uomo.
Un Dio di una tenerezza che trasforma tutto in bene, un Dio dei “beati” che si mette al nostro servizio , perché il senso della vita , dell’amicizia e della giustizia si realizza non da visionari o con ragionamenti ma solo impegnandoci,, con Lui e come Lui, a costruire la Civiltà dell’Amore in ogni angolo del nostro quartiere.
Corigliano Rossano,05 febbraio 2020. ( FRANCO PALMISANO)