Quante volte, anche nella nostra comunità che è in Corigliano Rossano, di fronte ad eventi inaspettati e catastrofici come il Coronavirus si sente esclamare : Misericordia!, ma che sta succedendo? La Misericordia però non deve essere un sentimento di impotenza, ma è l’azione concreta con la quale ci si aiuta ad uscire da una situazione di difficoltà. La stessa misericordia evangelica non è filantropia, cioè aiutare i bisognosi, ma è la concretizzazione della Beatitudine dei “poveri di spirito”, i quali sono autentici collaboratori di Dio , costruendo il suo Regno, nella storia di ogni giorno. Gesù dice:<< Beati i misericordiosi perché questi troveranno misericordia (Mt.5,7)>> .
C’è nel Vangelo secondo Marco un’immagine molto bella , che spesso non compresa per il lessico dell’epoca, viene interpretata erroneamente. Gesù dice: << Con la misura con la quale misurate, sarete misurati e vi verrà data un’aggiunta (Mc.4,24)>>. Gesù sta affermando che ciò che noi diamo agli altri nel nostro impegno e disponibilità per la promozione e la liberazione umana , non è una perdita di tempo, perché il tutto ci viene maggiormente ricambiato in quanto Dio ( Genitore) regala vita a chi produce vita e non si lascia vincere in generosità.
Allora più ci si dona agli altri e più si cresce dentro. Gesù ha detto quell’espressione che, così come è tradotta ed interpretata, darebbe modo ad un’interpellanza sindacale: <<A chi ha sarà dato e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. (Mc.4,25)>>. Sembra un’ingiustizia pazzesca! Ma il significato è che a chi produce vita, viene data la capacità di produrre ancora di più. Chi accoglie il messaggio di Gesù traducendolo in atteggiamenti pratici, donandosi agli altri, gli viene data più capacità di dare. Chi invece non si dà agli altri rende sterile la propria capacità di amare.
Gesù ci assicura: se noi siamo conosciuti abitualmente come persone sulle quali si può sempre contare, perché sanno che quando ricorrono a noi, noi siamo sempre pronti a dare una mano, e non a fare solo blablablà ma pronti a dire un sì non condizionato , allora “Beati”, perché quando noi avremo bisogno, sarà Dio stesso ad intervenire con molto di più di quanto noi abbiamo potuto fare o dare agli altri.
Solo però chi vive il Vangelo si immette in uno stile di vita tutto nuovo, perché assapora il cambio meraviglioso e contagioso della Misericordia . La Misericordia non va solo decantata o invocata , ma umanamente concretizzata lungo i marciapiedi del nostro quartiere. Oggi, la quinta Beatitudine va riletta e riascoltata: << Quelli che son sempre pronti ad aiutare:”Beati!”. Perché costoro saranno certi di essere sempre aiutati da Dio>>.
Corigliano Rossano, 09.02. 2020 ( FRANCO PALMISANO.)