Tempo di Quaresima , Tempo di Conversione (Mc,1,15). Conversione è Passaggio dalla Religione alla Fede. Nella Religione ci si preoccupa di cosa bisogna fare per essere graditi a Dio e attirare la sua benevolenza, nella Fede invece la conoscenza di Dio ci toglie questa preoccupazione perché l’Amore di Dio non va meritato per i nostri sforzi, ma va accolto come dono gratuito.
La tragedia di noi cristiani,viandanti lungo i marciapiedi dei nostri quartieri , anche se a volte assemblati in gruppi, associazioni e vari movimenti, è che ci vengono trasmessi catechismi e dogmi con pratiche monotone e ripetitive, ma non ci viene mai fatta fare l’esperienza che siamo immersi (battezzati) in un mondo d’Amore. Eppure Gesù ci ha assicurato :<<Ecco IO sono con voi tutti i giorni (Mt.28,20b)>>.
Allora, per raggiungere questa Conversione, facciamoci sempre guidare dalla Parola di Dio, che per noi e con noi si FA tempo e storia. Leggiamo insieme, in meditazione quaresimale, la preghiera, che Madre Teresa di Calcutta indica agli uomini del nostro tempo.
Signore-quando io ho fame, fammi incontrare qualcuno che ha bisogno di cibo;
-quando ho un dispiacere , offrimi qualcuno da confortare;
-quando la mia croce diventa pesante, fammi condividere la croce di un altro;
-quando non ho tempo , dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento;
-quando sono umiliato, fa che io abbia qualcuno da lodare;
-quando sono scoraggiato , mandami qualcuno da incoraggiare;
– quando ho bisogno della comprensione degli altri, dammi qualcuno che ha bisogno della comprensione mia;
-quando ho bisogno che qualcuno si occupi di me, mandami qualcuno di cui io possa occuparmi;
-quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un’altra persona.
-Aiutaci,Signore, ad essere servitori dei nostri fratelli che in tutto il mondo vivono e muoiono poveri ed affamati.
-Da’ loro, oggi, usando le nostre mani, il loro pane quotidiano e da’ loro, per mezzo della nostra misericordiosa tenerezza , ” pace e gioia”.
Corigliano Rossano 26 febbraio 2020 ,mercoledì delle ceneri, – (Franco Palmisano)