E’ forse arrivato il momento che si avvii una profonda riflessione, che susciti rabbia e indignazione, sul sequestro di persona che stiamo subendo. E anche se la parola d’ordine che oggi circola è “non bisogna fare polemica”, noi pensiamo che in un paese libero sia sempre il momento di rivolgere pesanti critiche a un sistema politico-burocratico di incompetenti cialtroni liberticidi che finora, nonostante abbia limitato pesantemente le nostre libertà fondamentali, non ha prodotto risultati apprezzabili.
Ecco perché, non essendo disposti a farci contagiare dal virus dell’autocensura e della cretineria e non volendo essere complici in un crimine, preferiamo scrivere e parlare, per ricordare fatti, dichiarazioni e idiozie da cui la nostra memoria speriamo non si liberi mai e che possano servirci a riflettere e a tenere alta la guardia della sorveglianza liberale e democratica. LEGGI ARTICOLO COMPLETO