Nella nostra comunità, in Corigliano Rossano, durante i venerdì quaresimali, negli anni passati, si partecipava, nei vari quartieri, al Rito della Via Crucis, in cui il nostro sguardo si incrociava con il Crocifisso. Se da profani, lungo i marciapiedi, si chiedeva poi ai devoti partecipanti il perché Gesù fu condannato ad una morte così infamante, il patibolo della croce, loro ci rispondevano evasivamente …”per i nostri peccati”. Allora sensi colpa si infiltrano nella psiche umana, condizionando da subito la vita dei cristiani, e si ha bisogno di psicologi e psichiatri, più che di confessori, per liberarci da scrupoli e turbamenti ?
Soprattutto durante il periodo quaresimale è tempo di rileggere i Vangeli per incontrare il vero Gesù, la Buona Notizia, che si è fatta per noi Tempo e Storia. La morte di Gesù, 2000 anni fa, non fu determinato da un teologico evento riparatore, ma dalla preoccupazione di incipiente disastro economico.
Il Cristo, cioè, non è morto per volontà di Dio (quando mai!) per i nostri peccati ma per gli Interessi dell”Istituzione Religiosa, capace allora di eliminare chiunque ostacolasse l’avidità degli Amministratori del Tempio, la più grande Banca dell’Oriente.
I peccatori a quei tempi, in quanto trasgressori della Legge di Mosè, dovevano salire almeno tre volte all’anno a Gerusalemme portando bestiame da offrire in sacrificio, secondo un tariffario di colpe, sottostando a riti di purificazioni . Quindi il perdono dei peccati era una istituzione di quella Casta sacerdotale al Potere per poi ingrassare i tenutari del Tempio.
Il Messaggio vivificante di Gesù porta invece alla Liberazione dalla Schiavitù di quella Legge, perché propone , in alternativa con Lui e come Lui, il Comandamento dell’amore, per assomigliare, da figli, al Padre. Il <<perdonate e sarete perdonati (Lc.6,37)>>, fu il segnale per perseguitarlo e poi ammazzarlo e impedire un tale insegnamento. <<Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in Lui (Gv.11,48) >> e sarà il fallimento! .
Gesù, sempre coerente, disubbidendo alle leggi , testimoniò liberamente la fedeltà alla missione d’amore ricevuta dallo Spirito, accogliendo persino la Morte di Croce, che era riservata proprio “ai maledetti da Dio (Gal.3,13) “.
Ieri come oggi i veri avversari di Dio non sono dunque i peccatori, che sono da Lui , nella sua infinita misericordia, sempre accolti e condonati, ma il Potere, l’Interesse, la Convenienza, l’Avidità, l’Egoismo (cfr.Riflessione episcopale arcivescovo p.Giuseppe Satriano del 25 marzo c.a.), i quali sono mali che avvelenano l’umanità e, rendendoci completamente refrattari all’azione divina , furono e sono la vera causa della Sofferenza e della Morte sia del Cristo che dei suoi seguaci.
Corigliano Rossano 26 marzo 2020 (Franco Palmisano)