La mediocrazia ci ha travolti. Non c’è stata nessuna presa della Bastiglia, niente di comparabile all’incendio del Reichstag e l’incrociatore Aurora non ha sparato nessun colpo di cannone. Tuttavia, l’assalto è stato lanciato ed è stato coronato dal successo: i mediocri hanno preso il potere. Sono entrati nella stanza dei bottoni. E di esempi sotto i nostri occhi ne abbiamo ogni giorno. La “media” è diventata la norma, la mediocrità è stata eletta a modello. Il sistema ne incoraggia l’ascesa. Viviamo in balia all’improvvisazione politica.
Un’attenta analisi della situazione politica locale ci induce a pensare che una tale sventura si è abbattuta anche su di noi.
L’inefficienza e l’incapacità politica ad affrontare antichi e nuovi problemi strutturali che affliggono la nostra comunità, l’assenza di una energica strategia politica finalizzata a dare prestigio alla nascente nuova città nel contesto politico regionale e nazionale, ne sarebbero una inconfutabile prova.
Corigliano-Rossano, una città sospesa, non per la pandemia, ma perché in bilico fra passato e futuro, in attesa di nuova vita.
L’azione politica è ridotta ad una frenetica gestione amministrativa: conferimenti di incarichi generosamente compensati, proroghe milionarie di appalti scaduti, nuovi affidamenti di lavori a ditte extraurbane.
Per non parlare del ricambio del personale negli uffici, elemento strategico per il buon funzionamento della macchina comunale. In un mondo dove tutti richiedono qualifiche per qualsiasi cosa, ci auguriamo che questo sindaco e i suoi collaboratori abbiano avuto abilità nell’assegnare le postazioni di lavoro a professionisti di esperienza e competenza, per il bene dell’ente e degli utenti. Ma ne ho seri dubbi.
Massimo Decimo Meridio