Il Consiglio Comunale ha votato gli adempimenti amministrativi di sua competenza, nominando la Commissione per l’elaborazione, i relativi consiglieri comunali componenti e la sua presidente, la consigliera comunale Maria Salimbene.
Tutto qui? Sì, proprio così. Altro non è stato deciso, né, a quanto si è potuto capire, ci sarà alcun altro atto del Consiglio Comunale di coinvolgimento di altri soggetti cittadini, come se il Comune di Corigliano Rossano esistesse dalla notte dei tempi e ci fosse un tessuto connettivo omogeneamente reattivo, unitario nelle differenziazioni e democraticamente rappresentato nelle sue componenti socioeconomiche settore per settore.
E, quindi, via libera alla supponenza e all’autosufficienza, che non c’è bisogno di alcun coinvolgimento esterno al Consiglio Comunale.
Il Movimento per la Rinascita del P.C.I. e per l’Unità dei Comunisti per nulla condivide questa scelta liberticida di non voler uscire dal chiuso dell’aula consiliare (sia essa in quel di Corigliano o viceversa di Rossano, o a fasi alterne, come sarebbe più giusto, in quanto siamo molto contrari alla da più parti ventilata Cittadella Amministrativa per vari ordini di motivazioni).
Questo solo, singolo e monocratico atto istituzionale non può essere assolutamente sufficiente né assorbente per la mole di lavoro che la Commissione Consiliare per lo Statuto dovrà elaborare sia dal punto di vista strettamente politico che da quello democratico.
Lo Statuto così elaborato verrebbe senz’altro partorito, ma sarebbe un aborto politico e un affronto imperdonabile alla partecipazione, al coinvolgimento, alla collegialità delle parti sociali.
Bisogna cambiar registro!!! Bisogna convocare gli stati generali delle forze politiche, sociali, produttive, intellettuali, culturali, del commercio, dell’artigianato, dell’imprenditoria agricola e turistica, per raccogliere punti di vista, idee, suggerimenti, proposte, scenari di sviluppo, al fine di elaborare un documento di contenuti condivisi sulla base del quale elaborare il corpo fondante di uno Statuto Comunale frutto di elaborazione di base partecipata, democratica, concertata da tutti i settori della da poco costituita società coriglianese e rossanese, frutto della fusione, sì, a freddo, ma da oggi in avanti a caldo, basata su un documento, in cui tutti si riconoscono.
I giochi non sono ancora fatti. Si possono, però, ancora fare. Per questo i Comunisti della Piana di Sibari sollecitano la presidente della Commissione per l’elaborazione dello Statuto, la consigliera Maria Salimbene, a prendere il coraggio a piene mani per convocare lei gli Stati Generali delle componenti sociali dell’ex Città di Corigliano e dell’ex Città di Rossano, oggi ancora sulla carta Città unica di Corigliano Rossano, perché diventi veramente CITTÀ UNICA.
Corigliano-Rossano, 16/06/2020. per il Movimento Rinascita del Partito Comunista Italiano il Coordinatore Cittadino comp. Giuseppe Marincolo