Don Bosco,presbitero torinese, soffriva quando incontrava per strada tanti giovani meridionali, che, emigrati al Nord,in cerca di lavoro e pane, non avevano un posto per dormire. Essi si raggomitolavano negli androni dei palazzi o negli squallidi dormitori pubblici. C’era stata l’unità dell”Italia, ma senza unità economica.
Una sera di maggio mamma Margherita, alla luce dei lampi al di là dei vetri, notò l’esile volto di un giovane ,fradicio e spaurito. Don Bosco si precipitò fuori e si imbatté in un garzone, che disse: << Sono orfano e vengo dal Sud ( la Calabria?), Faccio il muratore, ma non ho ancora trovato lavoro. Non so dove andare>>.
Quel giovane tutto inzuppato d’acqua e in cerca di un tozzo di pane non solo si vide spalancare, per rifocillarsi, l’uscio di casa di Don Bosco , ma scoprì soprattutto che qualcuno lo amava.
Don Bosco meditò di accogliere il ragazzo con sè, ma non volle compromettere la sua libertà di ricerca. Lui però vide le lacrime che rigavano il volto di quel muratorino e che lo stesso provvedeva ad asciugarle con il dorso delle mani già callose. Il Santo sorridendo disse: << Se fossi sicuro che tu non sei un ladruncolo, ti alloggerei qui con me, ma già altri come te mi hanno portato via lenzuole e coperte. Sono sicuro che anche tu farai lo stesso e mi porterai via anche il pagliericcio>>.
Senza aspettare risposta in tre raccolsero calcinacci e improvvisarono un letto su quattro mattoni. Don Bosco portò un materasso e mamma Margherita rimediò lenzuole e coperte . Mentre il ragazzo si sistemava alla men peggio, la santa Donna, come tutte le mamme cristiane, parlava al ragazzo della necessità di un lavoro dignitoso ma anche della fede come fonte per affrontare la vita e lei stessa , fra le sue labbra, mormorava per lui una preghiera fiduciosa. Poi pose le mani sulla fronte di quel “figlio”e amorevolmente disse:<<Buona notte!>>.
Da allora quella “buona notte” si è trasformata in un “BUON GIORNO”, per tanti ragazzi, che ,ieri come oggi in ogni angolo del pianeta, vengono accolti, accompagnati e custoditi negli Oratori dai Figli di Don Bosco,” i Salesiani”, per aiutarli a diventare adulti nella società.
Il Sistema Educativo del Santo poggia sui pilastri della Ragione,della Religione e dell’Amorevolezza. Tale Sistema,detto Preventivo, è sempre attuale nella Famiglia Salesiana, che è presente anche nella nostra comunità che è in Corigliano Rossano.
Corigliano Rossano 22.06.2020. Franco Palmisano,ex-allievo salesiano.