Il vero motore del rinnovamento di una società moderna passa necessariamente attraverso un’organizzazione amministrativa efficiente, ciò che in gergo è definita la c.d. macchina burocratica. Una organica struttura del settore pubblico è dunque la precondizione imprescindibile affinché si abbiano funzioni adeguate alla realizzazione della mission pubblica che va però accompagnata dall’altro fondamentale fattore costruito sulle competenze e qualificazione delle persone in grado di saperle dirigere.
Per rendere ancora più chiaro il concetto, senza indulgere in impegnative analisi tecnico – giuridiche sul TU Enti locali e sulla dirigenza, non basta costruire complesse architetture tecnico – giuridiche dell’organizzazione dei servizi e funzioni pubbliche se poi queste vengono affidate a soggetti nel migliore dei casi inadeguati, per non dire del tutto digiuni di sapere tecnico, il che equivale affidare una potente Ferrari (non dico Mercedes per amore di patria) ad un neopatentato. Le ricadute della scarsa qualificazione del management pubblico si ripercuote inevitabilmente sulla vita di noi cittadini che non possiamo ottenere financo servizi basilari quali, alle nostre latitudini, l’acqua e la stessa igiene e salubrità ambientale per non aggiungerne altri. Ecco allora la sfida della nuova politica che non coincide con il volto nuovo e lindo di tante brave persone dotate di buona volontà ma spesso povere di idee (non dico di esperienza che ritengo si costruisce con umiltà e con il tempo) ma si concentra tutta sulla capacità e soprattutto volontà di smuovere i macigni dei facili accomodamenti ed equilibri di poteri ed interessucci di parte. Bandire le vecchie e logore logiche della lottizzazione del settore pubblico è questo l’imperativo categorico se si vuole costruire una società giusta e progredita, garante di qualità di vita delle persone ai massimi standards, diversamente dovremmo rassegnarci ad accontentarci ancora della propaganda e dei proclami di imbonitori che, in barba ai disastri che ci circondano, continuano a ripetere come un mantra che tutto va bene e ciò che non funziona è sempre colpa di altri.
Natale Graziano già Amministratore della Città di Rossano