La Calabria, così come la mia città Corigliano Rossano, si trova ad un bivio, “vivere o morire”. Dopo mesi di sacrifici fatti per tutelare la nostra salute dal Covid-19, pensavamo che finalmente si potesse ritornare alla nostra vita di sempre. Forse abbiamo ceduto troppo all’entusiasmo, permettendo ai locali notturni di esagerare, ma la nostra economia aveva bisogno di entusiasmarsi poiché a queste latitudini si sopravvive solo di questo, agricoltura e turismo che riescono ad andare avanti perché spinti dall’entusiasmo forte e testardo di imprenditori molto coraggiosi.
Tuttavia imprenditori e cittadini sono costretti a subire un governo inetto, irragionevole e spudoratamente ideologizzato in modo distorto.Un governo che opera solo per cancellare i decreti di Matteo Salvini incentivando in modo irresponsabile l’incredibile ripresa dei traffici di essere umani che avviene nel nostro mare.
Sono ripresi gli sbarchi del 300% e sta accadendo quanto di peggio si potesse temere in una fase come questa, l’arrivo via mare di persone infette sul nostro territorio ormai è diventato quasi una prassi normale. La nostra presidente Santelli con grande caparbietà e serietà ha chiesto ed ottenuto dal governo cieco una nave capace di contenere i contagiati ed evitare perciò di lasciarli liberi di circolare nelle nostre città. La nave denominata Aurelia avrebbe dovuto approdare nel porto di Corigliano, un porto privo di ogni servizio idrico ed elettrico incapace di gestire il problema sanitario già fortemente compromesso. Il rischio sanitario da queste parti è un rischio assolutamente da evitare, ad ogni costo. Consapevoli di non possedere un sistema sanitario decente perché trasformatosi ormai in un colabrodo, che richiederà anni di lavoro prima che possa essere ricostruito, tutte noi donne di Corigliano Schiavonea con grande forza abbiamo fatto sentire la nostra voce.
Senza colore politico, tutte unite abbiamo difeso con coraggio la salute di tutti, evitando che una possibile scelta insensata da parte dell’Autorità portuale di Gioia Tauro potesse trasformarsi in una tragedia annunciata. Spero che questo episodio faccia porre l’attenzione a chi di dovere di porre fine a questo grave problema di gestione portuale che si sta trascinando da decenni e che tanti problemi sta causando alla comunità dei nostri pescatori lasciati da soli in questa battaglia. Oggi sembrerebbe essere risolto grazie all’impegno dei rappresentati regionali e nazionali. Noi della Lega Corigliano Rossano resteremo sempre vigili e attenti affinché il nostro territorio non venga dimenticato.
Reale Marika
Segreteria regionale Lega Calabria