“L’arrivo nel carcere di Rossano del terrorista Cesare Battisti (trasferito nella giornata di ieri), ristretto nella sezione AS2, dove già si trovano 18 detenuti accusati e condannati per terrorismo internazionale, di matrice confessionale è una scelta adeguata, soprattutto per il contesto detentivo in cui l’omicida del maresciallo degli agenti dì custodia Antonio Santoro, all’epoca comandante del carcere di Udine, continuerà a scontare la giusta pena”.
E’ quanto affermano Giovanni Battista Durante, segretariato generale aggiunto del Sappe, e Damiano Bellucci, segretario nazionale della medesima organizzazione.
“Attualmente nel carcere di Rossano sono ristretti 287 detenuti, 189 sono AS3 e 18 sono i detenuti terroristi di matrice islamica. Il personale in pianta organica è di 135 uomini ma ne abbiamo assegnato solo 126, mentre quelli effettivamente amministrati sono 123; di questi bisogna ancora toglierne circa 10 che sono in convalescenza per problemi di salute e prossimi al pensionamento. Quindi, gli uomini e le donne effettivamente in servizio sono poco più di 115. Sarebbe opportuno – sostengono dal Sappe – che l’amministrazione centrale provvedesse ad incrementare l’organico e ad investire risorse per adeguare tutti i sistemi dì sicurezza. Inoltre, considerata l’importanza dell’istituto, è necessario che ci sia un dirigente in pianta stabile”.
Fabio Pistoia