Appello di Fratelli d’Italia: l’opposizione consiliare di centro destra faccia le ‘’barricate’’ contro una scelta vessatoria per i contribuenti del Comune unico.
La richiesta di Fratelli d’Italia di adottare, per l’addizionale comunale Irpef, aliquote flessibili sulla base della progressivita’ del reddito, al posto dell’aliquota massima , e’ stata inspiegabilmente disattesa con l’approvazione, da parte della maggioranza e la benevola astensione dell’opposizione ,del nuovo regolamento in attesa del varo del bilancio di previsione. E’ come mettere il freno alle aspettative connesse con la fusione, ovvero un processo virtuoso che dovrebbe portare, anche in campo fiscale, vantaggi ai cittadini. Tutto cio’ sta naufragando con l’apparente complicita’ dell’opposizione rappresentata in consiglio comunale, sull’onda dell’arroccamento e dell’incapacita’ di governo di un’Amministrazione e di una sua guida che stanno tradendo le aspirazioni di quanti, tantissimi, hanno dato loro il consenso e tra questi la maggioranza dei rossanesi e coriglianesi che ha detto ‘’si’’ al referendum per la fusione.
Fratelli d’Italia, nel condividere la proposta del responsabile del Circolo ‘’Centro storico’’, Giuseppe Antoniotti, ha rivolto un appello, nelle settimane scorse, al Sindaco ed ai consiglieri di maggioranza ed opposizione, affinche’ si ‘’’’ripartisse’’ in modo progressivo, in base al reddito, il ‘’peso’’ delle imposte, nel caso specifico l’addizionale comunale Irpef.
Con le aliquote flessibili in base a scaglioni di reddito, al posto dell’ aliquota unica, elevata all’0,8% del nuovo regolamento appena approvato, i contribuenti del Comune unico avrebbero pagato circa la meta’ dell’imposta pagata nel 2019: su un redditto di 10.000 euro, un’imposta di 40 euro al posto di 80 euro dell’aliquota unica; su un reddito di 20.000 euro, 90 euro al posto di 160 ; su un reddito di 28.000 euro ,138 euro al posto di 224 euro. Fra l’altro si e’ trattato di un ‘’copia ed incolla’’ di un’ingiusta scelta fatta dal ‘’Commissario gestore’’ del nuovo Comune che cancellando la progressivita’ e dunque la flessibilita’ delle aliquote, aveva adottato l’aliquota unica ed al massimo dell’ex comune di Corigliano. Una decisione, recepita dall’Amministrazione Stasi con la benevola astensione dell’opposizione consiliare, che si ripercuote negativamente sui contribuenti del Comune unico che attendevano, con il primo bilancio di previsione dell’Amministrazione eletta, dopo la gestione commissariale, un ritorno alle regole di giustizia fiscale, aspettativa che la fusione non puo’, ne’ deve vanificare.
Fratelli d’Italia auspica un ripensamento, in sede di discussione del bilancio di previsione. In particolare lancia un forte appello all’opposizione dell’area di centro destra, rappresentata in Consiglio, affinche’ faccia anche le ‘’barricate’’, contro un atto che, oltre ad essere vessatorio nei confronti di tutti i contribuenti del Comune unico, e’ un freno alle aspettative connesse con la fusione.