L’evento della Risurrezione di Gesù non è un privilegio concesso duemila anni fa a qualche decina o a qualche centinaio di persone, ma è una possibilità anche per noi credenti della comunità cristiana, che è in Corigliano Rossano.
Gesù, scrive l’evangelista Matteo, venne loro incontro,dicendo “<<Salute a voi, Rallegratevi. . . Andate…insegnando…Ecco IO sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dei tempi. (Mt.28.9-20)>>”.
Cos’è quest’allegria? Vogliamo sperimentare la gioia dell’incontro con Gesù Risorto ? Vogliamo sperimentare che Gesù è vivo e vivificante? . Questo non significa fare pellegrinaggi o avere visioni o allucinazioni, ma si tratta di avere una profonda convinzione, un’autentica esperienza.
Questa esperienza esaltante è possibile, solo se mettiamo in pratica il Messaggio del Cristo. E’ il Messaggio delle Beatitudini annunciato sul Monte da Gesù ai suoi discepoli, ma che è per tutti e si può riassumere così: Beati coloro che si occupano della promozione e liberazione umana degli altri, perché costoro permettono poi a Dio di occuparsi di loro.
Chi nella propria vita, in un amore di condivisione e fratellanza , si rende responsabile della felicità e del benessere degli altri, permette a Dio (Padre) di prendersi cura della propria felicità e del proprio benessere . E’ un cambio meraviglioso! Più l’uomo si dà agli altri e più Dio gli comunica capacità di dare.
Ad un certo momento della propria esistenza l’uomo sente palpitare dentro di sé una qualità tale di vita per cui comprende come questa sua vita non ha nulla a che vedere con il disfacimento del suo corpo: è una vita indistruttibile che continua per sempre.
Questa comunicazione costante e profonda di vita da parte di Dio, è l’esperienza vivificante della Risurrezione, in una Nuova Creazione (Mt.19,28).
La partecipazione alla Nuova Creazione dunque non inizia al momento della morte, ma inizia già durante l’esistenza. Chi accoglie Gesù e il suo Messaggio e mette, come Lui, il Grembiule del Servizio dedicandosi agli altri, sia con la professione che con la politica, per costruire la Civiltà dell’amore , appartiene già alla Nuova Creazione e la Nuova creazione non termina con la morte, ma è capace di superarla.
Non ci sono allora la vita , la morte e poi la risurrezione, ma già quando siamo in vita Gesù ci dice :”Voi che mi avete seguito nella Nuova Creazione (Mt.19,28)…Allora dunque noi non crediamo che i morti risusciteranno, ma crediamo che i Vivi non fanno mai l’esperienza della morte, se loro sono stati però partecipi attivamente, con Gesù e come Gesù, a questa Nuova Creazione, compiuta da Dio, con la Risurrezione del Cristo. L’apostolo Paolo lo scrive chiaramente agli Efesini: ” Noi che siamo già risuscitati ( Ef.2,6)”.
E’ questa dunque l’allegria del credente , in quanto lui avverte in sè la realizzazione della promessa di Gesù: ” La Mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. ( Gv.15,11)”.
Corigliano Rossano,13.10.2020. ( Franco Palmisano).