Sembra che la tormentata telenovelas sulla Sanità calabrese non abbia mai fine! Fuori l’impresentabile duo in “elle” Cotticelli-Zuccatelli, habemus Commissario pareva cosa fatta: dentro, con poco sommo…gaudio il prof. Eugenio Gaudio ex rettore dell’Università La Sapienza di Roma, prontamente “sporcato” come indagato per concorsi truccati
nonché espressione di potenti logge massoniche della Capitale. ( e qui sora Lella avrebbe esclamato.. Ah annamo bene…proprio bene) ma, notizia dell’ultima ora, il prof. Gaudio sembra abbia rinunciato alla nomina. Ma niente paura ,sembra che Strada (consulente con delega …e, dunque adeguatamente depotenziato ) che antepone le persone alle strutture nonchè la sanità pubblica a quella privata, abbia risposto“ Non esiste” ( Eh già …hai visto mai ?
E’ bastata unasemplice dichiarazione del fondatore di Emergency
“Non sono disponibile a fare il candidato di facciata né a rappresentare una parte politica, ma metterei a disposizione la mia esperienza solo se ci fossero la volontà e le premesse per un reale cambiamento” per mettere
il pepe sul c……ai masso mafiosi quest’ultimi sempre intenti a banchettare con la vera Fiat della Calabria ( come qualcuno ha definito la mucca- Sanità ) con un giro d’affari di 3,5 miliardi all’anno, il 75% del bilancio regionale, e 20mila dipendenti. Un bacino elettorale enorme. Ospedali e aziende sanitarie sono stati l’osso che per anni è stato spolpato da una vorace compagnia di politici, circoli massonici e ‘ndrangheta Ma porca miseria, mi chiedo : Ci sarà pure un giudice a Berlino…o a Catanzaro? Ogni volta che il sistema di potere trova un soggetto per un incarico delicato e di responsabilità, si scoprono gli altarini o meglio viene a galla che chi deve insediarsi è come minimo qualcuno che ha messo le mani nella marmellata, lasciato dietro di se tracce tutt’altro che edificanti. Si legge che il prof. Gaudio è gradito a Pd e Conte (ancora politica, sempre e solo maledetta politica sulla pelle dei poveri cristi ) Ma chi se ne frega a chi il Commissario è gradito. Il gradimento non nasce a priori ma sul campo, dopo anni di buona, leale, onesta, coraggiosa,imparziale gestione. Il gradimento deve giungere dal contadino di Locri, all’operaio di Cutro, dal muratore di Paludi, deve provenire dai calabresi gementi e piangenti in questa valle di lacrime non da Conte, Speranza Bersani e compagnia.
Buona fortuna…amata Calabria