Tra mille travagli prosegue l’azione di contrasto alla pandemia in corso; si registra quotidianamente qualche nuovo caso, fortunatamente pochi, ma sufficienti a mantenere alta l’attenzione della cittadinanza e sufficienti a dare nuova forza alle polemiche che quotidianamente impazzano sui social e sulla stampa locale.
Ci sembra opportuno evidenziare alcuni punti chiave, il virus circola per cui non è strano né tanto meno colpevole che ci siano casi, sino ad ora sporadici, nella scuola, negli uffici, per la strada e purtroppo accade che qualcuno possa procurarsi una frattura o essere affetto da un problema chirurgico urgente e risultare affetto dal covid19. Il giusto approccio è quello di diagnosticare i casi ed evitare che siano fonte di diffusione. Tra le innumerevoli carenze della nostra area in tema di sanità ed in questo momento particolare c’è la difficoltà di una rapida diagnosi che permetta di individuare ed isolare i focolai. Contrariamente al sonno profondo che nei mesi scorsi ha pervaso Commissario e Giunta regionali, l’amministrazione è riuscita a fare piccoli ma significativi passi ottenendo l’acquisto e la messa in funzione delle apparecchiature necessarie a processare i famigerati tamponi in sede ed in tempi rapidi, allocate in ambienti realizzati nei modi degni della migliore virologia. Il processatore entrerà in funzione il 19. E’ importante il fatto? È fondamentale se pensiamo che proprio il ritardo di diagnosi è stato il motivo principale per la chiusura delle scuole, avere tra 7 o 10 giorni l’esito dei prelievi effettuati vuol dire non sapere se ci troveremo di fronte a un numero di casi superiore a quello che possiamo materialmente gestire con il necessario isolamento e se quelli saranno diventati altrettanti focolai di infezione. Per capire basta considerare che la nostra regione oggi invia molti tamponi per essere processati in Puglia e che il referto arriva prima di quelli avviati a Cosenza.
La Calabria è zona rossa per la grave carenza di sanità! Per questo sono necessarie azioni forti che obblighino le sedi decisionali in tema di sanità ad intraprendere tutte le azioni che DEVONO portare al risanamento, con condivisione dei fini e con mezzi sufficienti. Questo farà la politica convocando per il giorno 20 un apposito Consiglio Comunale a cui sono invitati a partecipare le autorità nazionali e regionali oltre al presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Cosenza e la dirigenza dell’ospedale spoke di Corigliano-Rossano. E’ un’iniziativa politica, il nostro Comune non ha possibilità decisionali in tema di sanità ma la continua azione politica del sindaco Stasi in particolare è riuscita, tra mille difficoltà, ad ottenere primi traguardi, lottando contro coloro i quali sono stati a guardare alla finestra, pensando che non ci sarebbe stata nuova emergenza e contro coloro che fino ad ora hanno solo disprezzato qualsiasi progetto e minimizzato il valore di quanto ottenuto.
E’ sempre più necessaria una univocità di intenti perché il peso di questa Città possa incidere positivamente oggi e nel prossimo futuro; questo l’appello che facciamo all’assise comunale, a quanti sono realmente interessati al bene comune di Corigliano-Rossano, alle associazioni politiche e sociali. Chiediamo a tutti di guardare al di là del momento e di dare un contributo e una spinta propulsiva efficace. In tutta coscienza, non è il tempo idoneo per una campagna elettorale che giochi letteralmente con la vita dei cittadini.
Gruppo consiliare Corigliano Rossano Pulita
Pietro Mingrone Domenico Rotondo Liliana Zangaro
Alessia Alboresi Isabella Monaco