S’intitola “Vita” il secondo singolo di Raffaele Rubinetto, musicista calabrese, nato a Rossano nel 1987. Non ci sono mentori nel suo percorso. Scopre che scrivere, ma anche ascoltare musica, lo riempiva, gli dava qualcosa in più.
Una grande sensibilità sociale e profondità d’animo caratterizzano questo giovane cantautore, che sin dall’infanzia si cimenta nella composizione di versi e poesie che parlano di amore, di vita, politica, ispirate ai suoi viaggi. “Vita” nasce di getto, di notte, in un momento di smarrimento, dove fatale è stato l’incontro con il chitarrista Attilio Costa e il produttore/ingegnere del suono Edoardo Santini.
Nel brano è forte la voglia di raccontare una visione del mondo più complessa e autentica, fatta delle “piccole cose” che contano davvero, oltre l’effimerità delle mode mainstream.
Dal punto di vista musicale la proposta è quella di una canzone d’autore chitarra e voce. “Quando mi ha proposto di lavorare a questo pezzo, abbiamo cominciato ad arrangiare il brano cercando fin da subito di mantenere intatta quella semplicità e purezza di fondo. Ho creato un groove di batteria molto morbido, che accompagnasse ma non disturbasse la voce, e aggiunto una sezione di archi per rafforzare l’armonia fondamentale e alcuni passaggi melodici”, afferma Edoardo Santini.
Il chitarrista Attilio Costa ha curato la struttura e lo sviluppo del brano, e suonato il basso e le chitarre, mentre per il pianoforte è stato coinvolto il giovane musicista francese Théo Payen. La produzione e l’arrangiamento seguono le parole di Raffaele, rafforzando il messaggio e il sentimento. Il passaggio finale è stato, ovviamente, quello del missaggio e del mastering del pezzo, realizzato nello studio di Boston di Edoardo Santini, cercando ancora una volta la trasparenza, per lasciare il più possibile intatte la genuinità e la poesia del brano. Il regista del video è Mattia De Blasi, il videomaker è Dani Dattimo.
L’arte di Raffaele Rubinetto si configura senz’altro come un’intima esperienza e ricerca di vita. Difficile e ingiusto dare a questo suo estro univoca definizione, poiché in ogni caso risulterrebbe monca. V’è un solo dato che si può affermare, ancora una volta, con certezza: la sua presenza, come uomo e come cantautore, è un valore aggiunto per questa città, e non solo. Ad maiora, Raffaele!
Fabio Pistoia