E mentre il “bastardo” continua a spargere il suo veleno fregandosene degli sforzi planetari per contenerne gli effetti letali, il bipede umano tenta disperatamente la “Quadratura”. Se accordare pandemia ed economia è in parte fattibile, tenuto conto degli aiuti di Stato,per altro gravemente insufficienti, altro discorso è l’evidente incompatibilità fra virus e scuola.
Rimettere in moto il già ansimante carrozzone e’ come far rientrare il dentifricio nel tubetto- Pochi hanno il coraggio di proclamare una verità che è sotto gli occhi di tutti : ci si rassegni! Impossibile ripristinar lo status quo ante finché l’emergenza sanitaria non sarà finita. Meglio,dunque, un lockdown che una scuola a singhiozzo, a meno ché non si voglia barattare uno stressante stop and go , per una “riapertura”. Un Ministero dell’Istruzione confuso e inadeguato ( migliaia di euro spesi per indecifrabili banchi a rotelle, le stesse che mancano a chi li ha ideati ) , che in dieci mesi di pandemia ha partorito misure annunciate e mai applicate, norme di comportamento per la sicurezza sanitaria ambigue e di difficile applicazione atte a rafforzare lo stato di marginalizzazione della scuola lasciano ben poco spazio all’ottimismo, se poi si pensa che non è la mancanza di soluzioni che osta, ma la cronica incapacità di Stato e Regioni di attuarle e farle rispettare ( non pensiamo alla nostra misera realtà, ma a quella delle grandi metropoli ) ,di non essere riusciti, intervenendo su trasporti e riorganizzazione della giornata scolastica, a costruire sufficienti garanzie per un rientro in sicurezza… ci si avvilisce ulteriormente. Gli studi internazionali sull’impatto della scuola per quanto riguarda i contagi non danno risposte univoche; restano dubbi su quanto il virus si propaghi dentro le aule, pochi ve ne sono che il sistema integrato della scuola — che include gli assembramenti fuori dai cancelli e i trasporti pubblici — possa di nuovo far impennare la curva dei contagi, la prudenza è d’obbligo . Lo stesso Ricciardi ,consulente del Ministero per la salute, avverte “Riaprire le scuole con 20.000 casi al giorno non ha senso” . Appare, allora, più che giustificabile che il 70,4 per cento degli insegnanti italiani, in pratica due su tre, siano contrari a riprendere le lezioni in classe . E’ forse vero che la “Dad è servita a salvare l’istruzione grazie ai sacrifici di docenti e studenti, tuttavia sono emerse anche tante criticità. La scuola pubblica in presenza ha sempre attenuate le differenze esplose con la Dad,. Avere o meno una stanza dove studiare, un computer con connessione efficiente o nessun computer, libri a disposizione, fa la differenza….. e poi… non vanno sottovalutati gli “imbarazzi” tecnologici di numerosi docenti che, tra l’altro,nelle nostre scuole, a confronto con gli altri paesi Ocse, sono quelli che registrano la maggior presenza di over 50 . E’ un’emergenza inedita, pertanto, se crediamo davvero che la scuola sia importante, bisogna vaccinare ,prioritariamente, tutti i docenti, ( e non a giugno come prevede il calendario quando le lezioni saranno finite )unitamente agli Operatori sanitari e alle Forze dell’ordine . Hai voglia dunque di sbraitare accampando Diritti Costituzionali negati : è questa una generazione di studenti depredata e depauperata dagli accidenti della Storia, ragazzi incupiti e risucchiati in un gorgo infernale, molti hanno peggiorato i risultati scolastici, tanti hanno abbandonato, un reale smarrimento e un distanziamento sociale che , più che per gli adulti,per loro è pena e sofferenza , l’essere appesi a uno schermo è ben grama compensazione. Ce ne faremo una ragione ( ?) , ben altre prove l’homo sapiens ha superato nel corso del suo lungo viaggio evolutivo. .