Mentre oggi sta per andare in scena l’ultimo fotogramma del teatrino dei politici nazionali ci siamo chiesti quale considerazione stia avendo il governo in carica per i gravi problemi aperti per la nostra regione. E si badi bene non per il gusto di fare polemica, ma perché se l’unione europa ha concesso duecento miliardi e fischia all’Italia lo ha fatto in virtù del fatto che le regioni del sud devono scontare un deficit di sviluppo sociale ed economico che tocca al governo colmare e quindi quei soldi dovrebbero andare in gran parte al sud.
TRASPORTI: com’è noto l’alta velocità non esiste qua e metà della Calabria ovverossia tutta la fascia ionica e il bacino dei pesi montani e collinari che ci gravita hanno strade e ferrovie che risalgono sostanzialmente al secolo ottocento, eccezion fatta per alcune trasversali aperte nel recente passato. Cosa vuole realizzare il governo? Portare la ferrovia tirrenica a 200 km orari, cioè niente alta velocità ed elettrificare la ferrovia jonica i cui lavori sono già in corso. E per la ss. 106 jonica? Solo il tratto Crotone Catanzaro che sembra sarà portato a 4 corsie. Quindi tra Sibari e Crotone resta la strada della morte . Tra Soverato e Melito porto Salvo? Resta la strada della morte. Nel frattempo non si ha per ora notizia dell’inizio dei lvori del raccordo autostradale del cosiddetto terzo meglotto, cioè quello che collega Roseto Capo Spulico e Sibari.
SANITA’. Dei tredici ospedali chiusi da qualche anno per via del deficit economico , sono stati lasciati senza servizi sanitari o comunque con gravi carenze sostanzialmente due terzi della popolazione calabrese. Cosa prevede il governo? Al momento non è dato sapere, al di là della recentissima nomina di un nuovo commissario non si è avuta notizia né di riapertura di nuovi ospedali( anche se promessi a parole) né di assunzione di nuovi medici e infermieri .
Non si conoscono i dettagli del piano di investimenti per la pubblica amministrazione, e neppure per quanto riguarda l’amministrazione giudiziaria, che nella nostra regione presenta gravi carenze. La domanda più semplice che viene da porsi è la seguente: ma che cosa abbiamo fatto per essere dimenticati dal governo? O forse sarebbe meglio porla così: che non abbiamo fatto per essere considerati dai governi della repubblica? Eppure abbiamo una deputazione parlamentare di tutto rispetto , tra l’altro politicamente omogenea e nonostante tutto ciò sembra che questa legislatura debba trascorrere senza che questi problemi aperti della Calabria interessino in qualche modo il governo. Il maxi processo alla ndrangheta e alla massoneria calabrese ha preso avvio, con relativo clamore mediatico, gli arresti di amministratori e mafiosi continuano, ma il governo di Roma assomiglia più a un gabinetto di governo coloniale che utilizza la regione come bacino di consensi elettorali per distrarre fondi a favore di altri.
UNA VERGOGNA! E con altrettanto ribrezzo mi viene da pensare che la classe dirigente calabrese, amministratori, imprenditori, politici, funzionari sia complice di questa situazione, nel senso che gli uomini delle istituzioni sono dediti all’hobby di fare le comparse , accontentandosi del posto che grazie alle clientele hanno raggiunto coi piccoli o grandi privilegi che comportano, mentre il popolo per sopravvivere e i giovani figli per campare continuano ad emigrare in massa. Per quanto tempo ancora dobbiamo sopportare queste ingiustizie?
FABIO MENIN