Quella dei cimiteri è una questione seria che non può essere risolta con sterili polemiche via social ma va affrontata con i fatti e con il lavoro costante, come tutte le cose che riguardano la nuova città.
Era il 2018 quando un quotidiano online restituiva un’immagine chiara e cristallizzata delle criticità legate ai due cimiteri cittadini pre-fusione. Criticità che le vecchie amministrazioni hanno pensato di poter risolvere con provvedimenti tampone, improvvisando. Come quando acquistarono loculi prefabbricati dove posare temporaneamente i cari defunti, talmente inidonei da richiederne la demolizione per motivi di sicurezza.
Forse le attuali domande su che fine abbiano fatto i loculi prefabbricati dovrebbero essere rivolte a quelle amministrazioni che ne disposero l’acquisto.
Pe fortuna la rete è un archivio storico di facile accesso da cui nessuna amministrazione del passato può sottrarsi, e articoli con titoli altisonanti come “A Corigliano la morte è Part-Time” o “A Rossano è vietato morire” ancora echeggiano nella città.
Decenni di gestione discutibile hanno prodotto scempi che vanno dalla edificazione selvaggia e senza criterio di veri e propri mausolei, passando dai monopoli sulle tumulazioni, sino ai tentativi di privatizzazione del cimitero.
Di sicuro chi oggi tuona risoluzioni immediate avrebbe potuto contribuire in tutti i passati anni di consiliatura pre-fusione e non con maldestri interventi tampone o con le modifiche dei regolamenti che hanno creato solo più confusione.
Proprio in merito ai regolamenti, qualcuno dovrebbe spiegare ai nostri concittadini che spesso si ritrovano a richiedere in lacrime un posto per le salme dei propri defunti, come mai all’interno del cimitero esistono da anni e sotto gli occhi di tutti, loculi vuoti ma non disponibili. Come è stato possibile cedere tali loculi senza un’effettiva ed immediata necessità?
Oggi la prima amministrazione della nuova città – tanto criticata per le macerie del passato – avrebbe sicuramente almeno un centinaio di loculi a disposizione.
Sempre sui misteri che avvolgono i servizi cimiteriali, vox populi paventerebbe addirittura l’esistenza da anni di un mercato nero di compravendita di loculi con prezzi oscillanti tra i 15.000 euro e i 120.000 euro. Se tutto ciò dovesse essere vero sarebbe bene che anche i concittadini iniziassero a denunciare tali atrocità.
L’operato dell’amministrazione traspare in maniera chiara, con i fatti e con le opere già realizzate, tutto nella più perfetta trasparenza. Tra gli strumenti dedicati c’è l’albo pretorio del Comune, da cui verificare la messa in opera di azioni a breve, medio e lungo termine.
L’Amministrazione Stasi ha sempre dimostrato sensibilità verso la questione dei cimiteri, dalla pavimentazione dell’entrata, prima inesistente, alla sistemazione della raccolta delle acque piovane – che prima riempivano di fango tutta la parte bassa travolgendo anche quelle batterie ereditate, incomplete, addirittura mancavano le balconate in ferro, oggi ultimate – per non parlare della prima disinfezione nelle aree cimiteriali; dall’acquisto di loculi prefabbricati “strutturati”; alla realizzazione di due nuove batteria da circa 300 posti l’una, di cui a breve vedremo i cantieri. Oltre al continuo lavoro per il ripristino della legalità.
La realtà, cari concittadini, è che questa amministrazione ha ereditato i grovigli di problemi ventennali di due città e solo il tempo e la programmazione messa in atto li potranno risolvere definitivamente. A quelle parti (oggi) all’opposizione che continuano a criticare sterilmente vorremmo dire che quando tutti questi problemi emergevano, senza trovare nessuna risoluzione VOI C’ERAVATE!!!
Coordinamento
CoriglianoRossanoPulita.