La Comunità cristiana, che è in Corigliano Rossano, pur sempre confidando nella Provvidenza, in momenti di crisi, come quello che noi stiamo vivendo con il Covid 19, spera spasmodicamente sempre in un “salvatore” il quale ponga, attentamente, un rimedio ad ogni situazione di degrado .
In questa particolare circostanza di disagio, si incontrano, sui blog, vari personaggi nostrani, che continuano ad ingannare il popolo,con promesse di soluzioni alle inefficienze delle strutture che reggono le istituzioni, anche se democraticamente elette. Loro propongono azioni moralizzatrici e trasparenti, criticando, disprezzando , e vagliando tutto quello che viene o non viene fatto.
E’ da insensato negare che le istituzioni partitiche o sindacali o anche religiose, nate per il bene del popolo, si sono trasformate in organizzazioni onnivore, in cui conta solo il proprio interesse e prestigio e diventa buono solo quello che conviene e diventa vero solo ciò che è apparentemente utile.
Noi cristiani , che viviamo con gioia e libertà la nostra fede nei nostri quartieri, non dobbiamo rinunciare al giudizio della nostra coscienza, chiudendoci in silenzi colpevoli, nei momenti in cui si deve alzare la voce contro inefficienti amministratori di turno.
Noi desideriamo promozione e liberazione umana e collaboriamo con tutti per l’estirpazione di ogni male dilagante, senza però alcun zelo giustizialista, come ci insegna il Vangelo in cui Gesù andava controcorrente quando i suoi invocavano “un fuoco dal Cielo (Lc.9,54)” che distruggesse chi ostacolava i loro piani.
Gesù nella parabola della zizzania (Mt.13,24-30) ci chiede solo di essere pazienti , rimandando la selezione alla mietitura, quando sarà evidente quello che è seme buono che alimenta e quello nocivo che intossica la vita.
Tuttavia avere la pazienza richiesta del rispetto della crescita delle persone e della società non significa abdicare alle nostre responsabilità di credenti e neanche di cadere nel fatalismo pessimistico di chi sentenzia che il mondo è stato sempre così e mai cambierà .L’Evangelista Giovanni nel Prologo del suo Vangelo, afferma che ” la luce splende nelle tenebre (Gv.1,5)”.
La luce , immagine di tutto quello che è vita , non è chiamata a sprecare preziose energie per lottare contro le tenebre che producono morte, ma deve solo limitarsi a splendere : quanto più una comunità cristiana amplierà, nel bene, il suo raggio di azione, tanto più le tenebre si restringeranno, perché come Gesù stesso dichiara ” solo chi fa il male odia la luce (G.3,20)”.
Corigliano Rossano, 09 marzo 2021 (Franco Palmisano)