La proposta di ‘’Cambiamo’’ condivisa da ‘’Cantiere Italia’’. Scade il 21 maggio prossimo il primo bando per accedere ai fondi Asili-nido. La Regione intervenga per concorrere a finanziarne la gestione.

Bisogna far presto per non perdere l’opportunita’ di accedere ai finanziamenti della prima trance di 700 milioni di euro, dei 2,5 miliardi sino al 2034, stanziati dal bilancio dello Stato 2020, per la costruzione, la messa in sicurezza, la ristrutturazione o la riqualificazione di asili-nido e scuole dell’infanzia. E’ l’appello rivolto all’Amministrazione comunale da ‘’Cambiamo’’ e da ‘’Cantiere Italia’’, rappresentati, rispettivamente dal cooordinatore provinciale, Giovanni Antoniotti e dalla coordinatrice regionale, Serafina Falco. 
Si tratta del primo bando dei Ministeri dell’Istruzione e dell’Interno in scadenza il 21 maggio prossimo al quale, auspichiamo – affermano Antoniotti e Falco – che l’Amministrazione comunale partecipi (se non l’avesse gia’ fatto)  con uno o due progetti, da attuare nel Centro storico insieme con la costruzione, in zone strutturalmente compromesse, di case di edilizia economica e popolare anche per le giovani coppie.
Entrambi i progetti  dovrebbero consentire – aggiungono Antoniotti e Falco – una struttura integrata di nido e scuola dell’infanzia, all’interno della stessa costruzione, sia per le finalita’ didattiche, sia per la possibilita’ di compensare i posti che dovessero essere liberi in uno dei due ‘’settori’’.  Anche il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede, nella misura di 4,6 miliardi, finanziamenti per i servizi per la prima infanzia. Sia i fondi nazionali, sia quelli del Recovery  possono essere utilizzati soltanto  per costruire le nuove strutture e non per le spese (assunzioni e pagamenti degli insegnanti, formazione, copertura delle spese legate al funzionamento degli asili e delle scuole dell’infanzia). Un indubbio ‘’fardello’’ di spese che il Comune, difficilmente potra’ sostenere. Di qui l’appello di ‘’Cambiamo’’ e di ‘’Cantiere Italia’’ all’assessore regionale Gianluca Gallo, con delega anche al Welfare, di farsi promotore di una ‘’revisione’’ dell’attuale e superata legge regionale  27 agosto del 1973, sulla promozione degli asili-nido, per la programmazione di contributi appositi ai Comuni finalizzati a concorrere a gestire le strutture, dopo essere state realizzate.
Sulla strada della rinascita del Centro storico – concludono Antoniotti e Falco –  c’e’ anche questo percorso che sarebbe giusto fare: assicurare servizi primari ed un’abitazione alle giovani coppie in un contesto di un patrimonio immobiliare rinnovato e connesso e fonte di approvvigionamento energetico sostenibile per il consumo proprio, delle attivita’ produttive allocate o allocabili, e di una mobilita’ privata e pubblica, secondo la proposta di ‘’Cambiamo’’ , ‘’Energia per il Centro storico’’.
 

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