di Fabio Menin
Questa ferrovia calabrese( residuo dei primi del ‘900) dovrebbe essere elettrificata entro il 2023. Questo secondo il contratto che ha firmato il nostro ente ferroviario, Rete ferroviaria Italiana. E invece? sembra che ci siano difficoltà per una galleria a Cutro,
devono ancora decidere se ampliarla o bypassarla, e altri piccoli problemi. La stessa cosa avviene per la strada statale 106 dove le persone continuano a morire e di lavori realizzati non si vede neppure l’ombra, a parte alcuni tratti vicini ad alcune cittadine.
Insomma sembra proprio che a fare lavori di pubblico interesse in Calabria si debba impiegare il triplo del tempo che nelle altre regioni italiane. Alta velocità? Dove è stata fatta da Napoli a Milano e Torino i tempi sono stati abbastanza rapidi, ma qui invece sembra che per portare gli operai sulla ferrovia ci vogliano gli asinelli come una volta. Per fare una galleria sembra che si debba interpellare il presidente della repubblica, mentre per la strada statale 106 le campagne elettorali passano una dopo l’altra, ma di strada nuova non si vede neppure l’ombra. Ma non erano iniziati i lavori del 3° megalotto, quello da Roseto a Sibari? Pare di sì, un mio amico ispettore mi ha detto che si parla di almeno 10 anni di lavori (cioè 2031) staremo a vedere.
Personalmente quando c’era il ministro dei lavori pubblici l’on. Mancini per l’autostrada Salerno-Reggio (oggi autostrada del Mediterraneo) non ricordo queste lungaggini, si ci furono problemi strutturali nelle montagne da affrontare, ma mi pare che i lavori procedettero con speditezza. Poi dopo morto i lavori di aggiustamento, quelli recenti invece sono andati avanti come le lumache appunto, come adesso per la ferrovia e la strada jonica. Ma di chi è la colpa? Gli operai non vogliono lavorare? Non mi pare, io vedo sempre pochi mezzi, qualche squadra al lavoro ogni tanto sui passaggi a livello, qualche palo messo vicino alle città per dare fumo nell’occhio, per il resto tutto è rimasto fermo come prima. Quindi il pesce, come sembra, puzza dalla testa, è la programmazione dei lavori che procede sempre a rilento, siamo in Calabria, la terra dimenticata da tutti, tranne in estate per venire al mare e tranne quando c’è puzza di lupara.
Ma perché i telegiornali e i giornali non parlano di questi lavori calabresi che fanno ridere persino le lumache? Veramente bisognerebbe chiamarli lavori romani verso la Calabria, che dimostrano il totale disinteresse del nostro paese verso la nostra regione, tranne che per prendersi le tasse, quelle che i calabresi riescono a pagare. E’ come se si dovesse costruire una ferrovia in una lontana colonia, aspetta e spera…
Questo è il livello di integrazione della Calabria nello stato italiano: fu una specie di conquista coloniale nell’800 ed oggi lo Stato ci tratta come sudditi e se ci sono soldi per fare qualche lavoro , prima le grandi ditte del nord si accaparrano tutto quello che possono poi dei lavori se ne riparla , oggi si rinvia, domani pure e dopodomani Dio provvede.
E i nostri politici? Oh, quelli sono sempre assai impegnati devono votare i decreti al governo , ma strano caso quando si tratta di votare qualcosa per la terra che li ha eletti, o sono assenti oppure si limitano a fare qualche interpellanza pomeridiana, che 5 persone ascoltano e poi tutto finisce lì. Adesso tra qualche mese ci saranno le elezioni regionali e si annunciano i soliti nomi, coi soliti pacchetti di voti da spostare a piacimento : c’è perfino un napoletano che si vuole candidar alla presidenza della Regione, che quando fu magistrato cominciò davvero a fare repulisti, poi da politico non sappiamo quali intenzioni abbia davvero, staremo a vedere. Alla fine dei conti se i calabresi rimasti tutto l’anno a vivere qui si accontentano del poco che hanno dallo stato, tramite gli amici, o i favori, penso che non si meritano il governo che hanno eletto, ma se stanno zitti e buoni se lo meritano eccome. Se basta un piccolo piacere personale ricevuto una volta nella vita, per stare zitti per sempre davanti alle ingiustizie, alla morte sulla strada e ai collegamenti inesistenti almeno in metà della Calabria, e cioè sullo jonio , viene da pensare che preferiscono vivere da zoppi, nel senso che meglio zoppi che a letto….. sarà, ma io sono abituato a camminare in piedi , e dover zoppicare su una ferrovia dell’800 o su una strada a rischio della pelle non mi va.
Quei politici che abbiamo votato si vergognassero tutti quanti per il disinteresse in cui lacciano la Calabria e in particolare la zona jonica tutta.