di Fabio Pistoia
“Le rotture quasi quotidiane delle condotte idriche che lasciano senza acqua le case di interi quartieri, furti e allacci abusivi. Un grave disagio per le famiglie con bambini e con anziani, in questo particolare periodo in cui l’acqua rappresenta un servizio sempre più essenziale.
Il problema persiste non solo per le condutture comunali vecchie ed arrugginite a produrre le criticità anzidette, ma soprattutto per le condizioni precarie delle condutture della Sorical che alimentano i serbatoi comunali. Inoltre tanti sono i cittadini, nonostante il disagio appena sopra descritto, che si vedono ricevere accertamenti relativi al canone idrico di diversi anni addietro”.
E’ quanto dichiara, in una nota, il responsabile della Confconsumatori di Corigliano-Rossano, Domenico Varcaro, sempre attento e sensibile ai temi che afferiscono i diritti dei cittadini.
“Vogliamo precisare attraverso questo comunicato che la prescrizione delle bollette dell’acqua, infatti è stata ridotta a 2 anni. Dal 1° gennaio 2020, nei casi di rilevanti ritardi nella fatturazione del gestore, gli utenti possono pagare solo gli importi fatturati relativi ai consumi più recenti di 2 anni. La prescrizione si applica alle bollette dell’acqua che scadono dopo il 1° gennaio 2020.
Cosa cambia per i gestori idrici allora? Gli stessi – prosegue Varcaro – sono obbligati ad inviare una fattura separata per gli importi risalenti a più di 2 anni. Questo è quanto stabilito dalla delibera ARERA 547/2019 che impone ai gestori idrici, l’obbligo a dover emettere una fattura separata contenente esclusivamente gli importi risalenti a più di 2 anni. L’alternativa è inserire questi importi nella fattura inerente ai consumi più recenti di 2 anni. In questo caso, dovranno essere evidenziati in modo chiaro, per tenerli separati, anche visivamente, dal resto dei costi. In entrambi i casi, l’obiettivo è una maggiore trasparenza nei confronti degli utenti. I gestori idrici devono, inoltre comunicare agli utenti la possibilità di eccepire gli importi prescrittibili. E allo stesso tempo devono anche fornire un format che faciliti l’utente nel comunicare la sua volontà di non pagare, fornendo in modo chiaro anche i recapiti a cui inviare la richiesta. Tutto questo è stato reso necessario, anche grazie alle numerose battaglie svolte negli anni addietro dalle associazioni di consumatori, per evitare bollette troppo ravvicinate, e quindi facilitare i pagamenti degli utenti. Pertanto, i nostri concittadini, dovranno porre molta attenzione in merito alla ripresa degli invii da parte del Comune della cosiddetta bollettazione ordinaria relativa al tributo idrico, poiché potrebbero essere presenti nella stessa, importi non più dovuti dal cittadino. Restiamo comunque a disposizione della cittadinanza”.
Fabio Pistoia