Un rapporto florido, costante e produttivo. È questa la fotografia che la CeJuego, ovvero l’associazione imprenditoriale che rappresenta il 70% delle imprese del settore dei giochi privati in Spagna, ha scattato sul gioco legale nella penisola iberica.
L’indagine, pubblicata dai colleghi di Gaming Report, ha intervistato 1.863 intervistati: di questi addirittura il 73% ha raccontato di giocare alla lotteria, mentre il 6% ha affermato di aver scommesso su qualche tipo di sport. Sono soprattutto i dipendenti stipendiati, gli imprenditor e i lavoratori autonomi a scommettere maggiormente online. Gli studenti, invece, preferiscono la lotteria (con un campione del 31%) mentre gli under30 sono appassionati soprattutto di Euromillions (14%), i giochi ONCE, Cuponazo e Rascas (10%) mentre le scommesse sportive online e nelle sale da gioco si fermano al 6%.
Dati simili a quelli dell’Italia, messi in evidenza dal Libro Blu 2020 di ADM, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Questa volta il report si sofferma soprattutto sui cambiamenti dovuti alla pandemia e si sottolinea come ci sia stata un’impennata per il gioco legale online in concomitanza del lockdown.
Tornando alla dimensione spagnola, la ricerca si sofferma anche sulle motivazioni dei giocatori. Ben il 68% degli intervistati ha dichiarato di giocare per divertimento e per passare il tempo, mentre il 30% ha raccontato di giocare con la speranza e l’obiettivo di vincere. Il gioco d’azzardo pubblico vanta invece il 41% degli intervistati che sono giocatori per tradizione e consuetudine, mentre il 31% per le probabilità di vincita. A raccogliere il maggior numero di utenti è la Lotteria, a cui partecipa il 73% degli intervistati, mentre le scommesse sportive raggiungono il 6%.
“Si crede erroneamente che siamo un settore poco regolamentato, quando siamo uno di quelli che storicamente hanno posto la massima cura nel rispetto delle normative – ha precisato Alejandro Landaluce, CEO di CeJuego – Sosteniamo il gioco responsabile e rispettiamo tutte le misure che vengono imposte sia a livello statale che dalle Comunità Autonome e continueremo sempre a farlo”
“La stragrande maggioranza del gioco d’azzardo privato è praticato per divertimento e svago – continua – come mostrano i dati, e rispetto al gioco d’azzardo pubblico è una minoranza: quindi riteniamo che dovrebbe essere regolamentato in modo equo, secondo ciò che rappresenta davvero il gioco d’azzardo privato nel mercato mondiale”.
Oltre all’Italia, modello a livello europeo, il gioco legale si conferma un motore economico anche in Spagna. La palla, adesso, deve passare alla politica. Tra politiche di sostegno e misure meno restrittive.