Gli esiti elettorali ultimi, delle Regionali in Calabria e delle Amministrative, ci consegnano un chiaro quadro “clinico” del malessere collettivo che ha fatto registrare un’astensione del 60%.
Il dato chiarisce che una vasta platea di elettori non ha inteso riconoscere una sua rappresentanza politica alla quale delegare con il voto le proprie intenzioni ed istanze. La maggioranza della popolazione, difatti, non crede più nelle istituzioni e nei partiti . Questa dimensione socio-politica è chiaramente espressa anche sul nostro territorio e con maggiore incisività. La situazione emergenziale, dovuta alla pandemia, ha portato ad una crisi senza precedenti falcidiando attività e impoverendo ulteriormente le famiglie che fanno più difficoltà a sostenere i costi quotidiani che oggi si presentano con rincari esorbitanti. A questo bisogna aggiungere il caro bollette e dei servizi erogati dal Comune di: acqua, spazzatura e IMU. Servizi tra i più cari d’Italia e tra i peggiori forniti a corrispettivo del servizio offerto. Una Città, quella di Corigliano Rossano da tempo immobilizzata da un’Amministrazione comunale che presenta non poche difficoltà a governare un territorio complesso, in un momento certo difficile, che per inadeguatezza scarica sui cittadini i costi insopportabili dei disservizi che ormai si manifestano quotidianamente su molta parte del territorio ma soprattutto nell’area Coriglianese e nelle periferie dell’intera Città. L’area Montana di Piana Caruso e Baraccone per questa amministrazione non esiste. Così come molte sono le istanze che provengono dal Centro storico coriglianese completamente abbandonato a se stesso e lercio. Le attività nei Centri storici sono sul punto di chiudere i battenti definitivamente, nel mentre l’amministrazione non promuove alcuna programmazione ne strumenti per dare modo al territorio, alle imprese ed ai cittadini di attivarsi. Al contrario regna solo tanta confusione e rassegnazione per un’Amministrazione che ai tavoli importanti non si dimostra capace di contrattare con gli enti sovracomunali le opere infrastrutturali strategiche come la SS106. Incapace di aprire una concertazione d’intenti alle forze politiche elette a livello regionale e nazionale. Ma più di tutto preoccupa lo stato di inerzia per lo stato del servizio sanitario che vede i due Spoke ridotti a presidi da terzo mondo. Quale futuro quindi ci attende? A fronte di un tale interrogativo un nutrito gruppo di esponenti di area moderata, (cittadini, medici, operatori sanitari, giuristi, intellettuali ed artisti) hanno inteso incontrarsi per offrire un proprio contributo alla Città di Corigliano Rossano: una piattaforma programmatica , un progetto politico aperto ai moderati ed a tutti coloro che intendono confrontarsi e dialogare per superare fattivamente il delicato e difficile momento sociale ,politico, storico e che, di fatto, richiede uno sforzo comune.
Il Coordinamento
Moderati Uniti e Liberi.