CORIGLIANO-ROSSANO – Accedere ad un mutuo trentennale per asfaltare le strade è una follia. Eppure l’Amministrazione Stasi ci abituerà anche a questo, lasciando alle nuove generazioni e ai cittadini di domani,

anche quelli che ancora non sono nati, un debito per un servizio che loro nemmeno utilizzeranno. Quanto dura un manto bituminoso? Cinque, massimo dieci anni e poi bisognerà ricominciare tutto da capo. E un po’ come se un padre di famiglia oggi accendesse un mutuo per comprare televisore, frigorifero, robot da cucina, aspirapolvere, condizionatore e tanti elettrodomestici e chiedessi ai suoi futuri nipoti di pagarlo. Perché? È più logico pensare che un buon padre di famiglia facesse un mutuo trentennale per comprare una casa e non beni di consumo quotidiani!

E stesso discorso vale per un Comune. Comprensibile accedere ad un mutuo per una infrastruttura/servizio che duri negli anni e che sia necessaria per lo sviluppo di una comunità, come può essere una scuola, una piazza, una palestra o una nuova strada, ma ipotecare le casse pubbliche per la manutenzione dell’asfalto non è ammissibile. Anzi è l’ennesima testimonianza di come questo esecutivo non abbia la benché minima capacità né visione nella gestione di un municipio. Siamo all’anno zero della pubblica amministrazione e della politica. Dietro questa operazione c’è solo populismo. Un po’ come si faceva 40 anni fa, quando i comuni si indebitavano fino al collo per fare le cose più disparate. Oggi però i tempi sono cambiati, le regole di bilancio sono radicalmente mutate rispetto ad allora e imporre uno stratagemma altamente oneroso per i cittadini col fine di svolgere l’ordinaria amministrazione (perché asfaltare le strade è ordinaria amministrazione), ripeto, è una follia.

Una follia furba, perché attraverso questo sistema il sindaco avrà a disposizione soldi liquidi per potersi fare campagna elettorale bitumando strade qua e la per il territorio proprio a ridosso delle prossime amministrative. La delibera di giunta che ha partorito questa mostruosità, infatti, prevede interventi spalmati da qui e per i prossimi due anni e mezzo, casualmente proprio entro la fine del mandato consiliare.

E allora che si fa? Rimaniamo con le strade disseminate di voragini, obietterebbe qualcuno! Assolutamente no. Per realizzare questi lavori si può attingere a finanziamenti extrabilancio. Nei mesi scorsi, ad esempio, sono state varate tantissime misure sia dal Governo centrale che dalla Regione Calabria che concedevano risorse ai comuni destinate proprio alle opere di manutenzione straordinaria. Ma ci sono anche altri metodi, più semplici, diretti, veloci e sicuramente meno capestro di un mutuo. Come quello di andare a bussare alle porte dei diversi ministeri e assessorati regionali facendo leva sulle necessità di una grande città che ha bisogno di essere sostenuta. Quanti dei nostri assessori conoscono le stanze ministeriali, non quelle dei cerimoniali ma quelle operative e degli uffici? Credo nessuno. Non è così che si può amministrare una realtà come Corigliano-Rossano, non è così che si può pensare di tracciare lo sviluppo di una città che può e deve essere il traino per il territorio della Sibaritide e per l’intera provincia. Non è così che si leniscono dissapori, malumori e malcontenti attorno al virtuoso processo di fusione.

Corigliano-Rossano, Mercoledì 10 Novembre 2021

Vincenzo SCARCELLO – Capogruppo consiliare UDC

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