Oggi, 25 novembre, ricorre la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Negli ultimi anni, purtroppo, sono aumentati i casi di stalking e di femminicidio in Italia.

Un dato preoccupante che deve far riflettere l’opinione pubblica e, in modo particolare, la classe politica in modo tale da applicare leggi più severe per sopprimere il dilagante fenomeno. In questa giornata vorrei rivolgere un pensiero particolare a tutte le vittime di femminicidio e alle loro famiglie. Fra queste vi sono anche due concittadine di Corigliano-Rossano: Maria Rosaria Sessa (27 anni) di Rossano vittima di femminicidio il 9 dicembre 2002 e Fabiana Luzzi (16 anni) di Corigliano anche lei vittima di femminicidio, per un amore “malato” di un coetaneo, il 24 maggio 2013. L’augurio che, da qui ai prossimi anni, non vi siano più casi di femminicidio e che il dilagante fenomeno possa essere definitivamente debellato. Le donne devono essere amate, coccolate, apprezzate e rispettate ogni giorno. A tal proposito, oggi pomeriggio (giovedì 25 novembre alle ore 17:30), ci sarà la manifestazione dal titolo: “In Piazza contro la violenza sulle donne”, a piazza Salotto allo Scalo di Corigliano, organizzata dall’Associazione Mondiversi onlus-Centro Antiviolenza Fabiana Luzzi in collaborazione con la Regione Calabria, il Comune di Corigliano-Rossano, il CSV di Cosenza, l’Associazione di Volontariato MondiDonna, il Laboratorio delle Donne e con il sostegno della Chiesa Valdese (Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi). Aderiranno, inoltre, le Forze dell’Ordine di Corigliano-Rossano, le Scuole del Territorio, L’Associazione “Ancora di Parole” con il Bibliocamper, l’Associazione ANFFAS onlus, l’Associazione Auser di Corigliano, la CGIL Territoriale, la Fidapa di Corigliano, l’Associazione “La Settima Arte”, l’Associazione “AD MAIORA CALABRIA” e l’Associazione “Mani in Alto”. In caso di maltempo, infine, la manifestazione si svolgerà presso la palestra della Scuola Media “Vincenzo Tieri”. La cittadinanza è inviata a partecipare per dire NO alla violenza sulle donne.

ANTONIO LE FOSSE