Noi credenti, anche nella nostra Comunità che è in Corigliano Rossano, sovente durante le assemblee liturgiche intoniamo il canto “Santa Maria del Cammino”, ma non conosciamo il contesto in cui si è divulgato quel canto alla Vergine Santa.

E’ il canto, giunto fino a noi, che accompagnava tanti ” campesinos” dell’America Latina, i quali, nel secolo scorso, trovarono nella Parola di Dio la forza liberatrice e promozionale per organizzarsi e lottare pacificamente contro il sistema di oppressione che li schiacciava nella loro dignità di esseri umani.

Quegli umili contadini decisero di chiedere aiuto, compagnia e ardore alla Ragazza di Nazareth, la Donna del Magnificat e si rivolsero a Lei invocandola e cantando : ” Vieni o Madre in mezzo a noi, vieni Maria quaggiù! Cammineremo insieme a Te verso la libertà”.

Anche noi oggi, dinanzi alla complessità del nostro tempo storico in cui le avversità sembrano tarpare le ali all’entusiasmo del futuro e l’egoismo dei nostri governanti ed amministratori appaiono come il pericolo più grande per le nostre comunità, ci rivolgiamo spesso a Lei, nostra Madre Achiropita,, invocandola come ” nostra Compagna di viaggio”, senza considerarla solo relegata nella Nicchia della Cattedrale, ma accogliendola nella nostra vita, nella nostra casa, nella nostra comunità in cammino, sgranando con Lei con una mano il suo Rosario Benedetto e con l’altra per condividere un pasto con i poveri e i forestieri, sempre presenti, o per asciugare lacrime e porgere aiuto solidale ai giovani od anziani sempre più soli nei nostri quartieri.

Se qualcuno lungo i marciapiedi della nostra storia ci ripete che ” nulla mai cambierà”, noi credenti invochiamo Lei, la Madre di Gesù e Madre nostra, la nostra Sorella nella Fede, perché ci infonda il desiderio e il coraggio di impegnarci continuamente per un mondo nuovo e a lottare strenuamente per la “verità”.

Quando la stanchezza ci afferra sia Lei, allora, a ricordarci che nessuna fatica può andare perduta , se anche noi, lungo le strade della nostra storia, sappiamo coinvolgere l’umanità ad operare il bene con la forza che ci viene dai Doni dello Spirito e dalla Sequela del Salvatore , per essere, con Lui e come Lui, Costruttori della Civiltà dell’Amore.

Corigliano Rossano 21.01.2022.( Franco Palmisano)