Nella nostra Comunità che è in Corigliano Rossano ogni giorno si ascoltano tanti paesani che, in fila davanti ad uffici pubblici o davanti a “patronati” assistenziali, si lamentano continuamente della “Durezza della Vita”.
Tuttavia si dovrebbe convenire e condividere, in un momento attuale così difficile, che purtroppo non è dura la Vita ma è dura non avere VITA.
Basta recarsi al Centro di Ascolto della Casa della Speranza, ubicato presso la Stazione Ferroviaria , area Rossano, dove i volontari della Charitas Diocesana e gli addetti al Servizio Civile operano instancabilmente in soccorso alla promozione e liberazione umana, e si sente pressante il grido esasperato di tanti Scarti, cioè di poveri e di emarginati, in cerca di un sussulto di vita.
Noi credenti ci lamentiamo che il lavoro che facciamo appesantisce la vita, ma è più triste, però, non avere neanche un lavoro. E’ triste constatare che a volte non si ha una macchina per cui si è costretti andare a piedi per spostarsi, ma è ancora più triste non avere più gambe per poter liberamente camminare, in cerca di un sussidio per una vita più dignitosa.
Si dice che è patetico mangiare pane e cipolle , ma è più patetico non aver nulla da mangiare.
Perdere, a volte, una discussione in famiglia non è una sconfitta, ma è sconfitta ( e mi si creda!) perdere la vita di una persona familiare.
E’ stupendo dover dire ” ti amo” ad una persona guardandola negli occhi, ma è durissimo invece doverlo dire davanti ad una bara od ad una lapide, quando ormai non c’è più vita e sono inutili le parole.
Ci si lamenta continuamente, perché si è perso il senso della riconoscenza nella vita..
Per noi credenti invece l’Oggi della Storia è sempre un giorno bello, buono e giusto per lodare e ringraziare il Dio di Gesù per il dono della vita , soprattutto quando noi prendiamo coscienza che la felicità esistenziale non dipende dal nostro benessere ma dal sentirci utili nel nostro quartiere.
La vita dunque non è perfetta, però è pur sempre meravigliosa , se noi cristiani la viviamo in Cristo , il Risorto. Non importa ciò che noi tutti stiamo passando in questi momenti pandemici nella nostra esistenza, ma sentiamoci privilegiati perché noi sempre viviamo in Dio, quando con Lui e come Lui, in ogni evento siamo costruttori di Vita, cioè della Civiltà dell’Amore.
Corigliano Rossano 02.02 .2022 (Franco Palmisano).