Tanti fedeli, nella serata di mercoledì 2 febbraio, hanno partecipato alla celebrazione eucaristica della Candelora, nella Cattedrale di Rossano centro, presieduta da S. E. Mons. Maurizio Aloise.
Presenti anche le suore ed i confratelli della Confraternita dell’Addolorata. Molto significativa l’omelia del padre Arcivescovo che si è soffermato sull’importanza della ricorrenza religiosa per quanto riguarda il calendario liturgico. Il 2 febbraio è legato alla benedizione delle candele che, distribuite ai fedeli, si dice difendano da calamità e tempeste. Ma la festa della Candelora è anche una ricorrenza legata a molti proverbi che, secondo la tradizione popolare, permettono di ipotizzare la stagione che ci aspetta. Ricorrenza cristiana conosciuta anche come Purificazione di Maria. La Candelora giunge 40 giorni dopo il Natale ovvero quando, secondo la tradizione ebraica, le donne che avevano partorito dovevano recarsi al Tempio di Gerusalemme per purificarsi. Nel Vangelo, Gesù, un volta arrivato al Tempio in braccio alla Madre, venne accolto dal vecchio Simeone che lo definì: “luce per illuminare le genti”. Da quel momento il 2 febbraio vengono benedette e distribuite le candele che, una volta accese, simboleggiano quella luce. Sono quelle stesse candele ad essere utilizzate anche nel giorno successivo, Festa di San Biagio il 3 febbraio, per la benedizione della gola. Stasera, alle ore 18:00, verrà celebrata la Santa Messa, sempre in Cattedrale, in occasione della Festa di San Biagio. I tanti fedeli sono invitati a partecipare.
ANTONIO LE FOSSE