CORIGLIANO-ROSSANO 05 febbraio 2022 – C’è un silenzio assordante su alcuni temi in Calabria, argomenti che riempiono le pagine dei quotidiani con situazioni emergenziali di ogni tipo
e in ogni luogo della nostra regione, senza che nessuno si assuma la responsabilità di dibattere e di arrivare a soluzioni concrete. La sensazione è quella di una lenta diluizione delle emergenze da servire nel boccale della rassegnazione dei buoni calabresi.
In tale vuoto di dibattito, è doveroso per noi parlare di Sanità ed in particolare di questo nuovo governo sanitario basato a nostro avviso sulla “democrazia unilaterale” da parte del neo commissario alla sanità. Lo abbiamo visto con l’approvazione lampo della legge AZIENDA ZERO e nelle ultime ore con il “PROGRAMMA PER L’AMMODERNAMENTO TECNOLOGICO DELLE AZIENDE DEL SSR DELLA REGIONE CALABRIA “.
È ormai chiaro che il neo presidente Occhiuto rifugga da qualsiasi sorta di confronto con le aziende sanitarie territoriali, con i Sindaci, con i sindacati e con le opposizioni con cui, invece, dovrebbe avere un confronto per soddisfare la fame di cure e di buona sanità dei cittadini calabresi.
Proprio sull’azienda zero calabrese, a nostra opinione, la Regione Calabria ha fatto un copia incolla, venuto anche male, dalle altre realtà sanitarie regionali. E qui ci sarebbe tanto da dire.
Mentre a livello nazionale la legge istitutiva della GSA (gestione aziendale accentrata) veniva recepita nelle varie regioni dopo lunghi e condivisi dibattiti durati mesi o anni, in Calabria senza nemmeno passare nella specifica commissione regionale, veniva licenziata in consiglio regionale con il solo voto della maggioranza e probabilmente senza che nessuno ne abbia compreso davvero le carenze. Se in altre regioni si parla di collegio dei dirigenti delle aziendale sanitarie e conferenze dei sindaci, quindi organismi decentrati con cui avere confronto, nella legge regionale calabrese N. 32 del 2021, qualsiasi tipo di confronto svanisce lasciando molti dubbi sull’effettiva conoscenza dei fabbisogni territoriali.
Una replica di quanto successo con Azienda Zero lo stiamo rivivendo con il “PROGRAMMA PER L’AMMODERNAMENTO TECNOLOGICO DELLE AZIENDE DEL SSR DELLA REGIONE CALABRIA “.
Basta solo dire che degli 86 milioni di euro previsti, per lo spoke di Corigliano-Rossano è previsto solo un mammografo che va ad aggiungersi a quello donato lo scorso mese da privati (per rinfrescare la memoria è quello che è stato oggetto dei selfie e delle rivendicazioni di alcuni rappresentati politici extra-comunali). Per il resto nulla!!..E senza l’indignazione e la rivendicazione di altre attrezzature da parte dei nostri consiglieri regionali. 1 mammografo, 2 consiglieri regionali e 4 parlamentari.
Infine, è’ necessario e urgente lo sblocco dei concorsi per sopperire alle gravi mancanze di personale nelle strutture ospedaliere e mettere mano alle piante organiche delle varie aziende sanitarie per verificarne macrostrutture e funzionigrammi al fine di stanare i “leggendari” imboscati.
Pretendiamo più attenzione per il territorio. Chiediamo a tutte le forze regionali che rappresentano questo territorio di rivendicare le esigenze della nostra comunità affinché si esca da questa “democrazia unilaterale” e si parli davvero di un confronto reale con i territori. Non solo sulla sanità ma anche sugli altri grandi temi.
Il Movimento CoriglianoRossanoPulita