Noi cristiani, anche nella nostra periferica comunità che è in Corigliano Rossano, stiamo vivendo con nauseante fastidio questo momento nefasto della vita della Chiesa gerarchica , che, in modo mediatico, è stata investita, a livello mondiale, da una bufera senza precedenti.
Si parla continuamente anche di prostituzione pedofila , contestazioni carismatiche, religiosità mondana e scandali economici.
Questa bufera è accompagnata poi da un linguaggio agghiacciante, difensivo e pretestuoso, che mai avremmo pensato di sentire dai rappresentanti del Magistero della Chiesa . Si sente parlare di “tolleranza zero”, oppure “di valori non negoziabili, di disciplina, di penitenza, di pulizia”.
Si plaude persino al Pastore che usa il bastone autoritario contro le pecore indisciplinate, non considerando che la Chiesa del Dio di Gesù, pur fondata sulla roccia della santità del Cristo, è costituita, da sempre, sugli scarti della società, cioè su di noi peccatori .
Sfugge pertanto l’Invito del Signore Gesù ad una continua Conversione al Vangelo, dove il Pastore, con addosso l’ odore nauseante del gregge, lascia le novantanove pecore pie, buone e devote e va in cerca di quella smarrita, non prendendola a bastonate o calci nel sedere, ma raccogliendola, mettendola sul petto e sulle spalle per comunicargli la sua forza.( Lc.15.1-7).
Gli ecclesiastici di turno si difendono ,che ” è il momento di eliminare le mele marce”, ma purtroppo non si ha il coraggio evangelico di confessare che è l’albero che sta marcendo perché un albero buono produce sempre frutti buoni.(Mt.7,17-18).
Gesù chiede alla sua Chiesa, nell’Oggi della Storia, di sostituire i rapporti di potere con quelli di amore, quelli di dominio con quelli di servizio, quelli di interesse con quelli di generosità, in ogni parte del mondo e negli ambienti dei nostri quartieri , accogliendo forme nuove di vivere il profumo del Vangelo per la promozione e liberazione umana e non trincerandosi in ammuffite affermazioni dottrinali che odorano solo di naftalina.
L’unico tratto distintivo, che ci rende continuamente riconoscibili come figli di Dio è l’amore compassionevole e concreto verso tutti . “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso (Lc.6.36).
Corigliano Rossano , 18.02,2022. ( Franco Palmisano)