Tutto accade in un attimo, quando il classico tipo da bar dello sport (che ormai sta dappertutto) molla le imprese dei campioni del calcio per parlarti, come se fosse un esperto, magari mentre sei al ristorante e vorresti essere lasciato in pace, di Putin e della guerra in Ucraina.
In quell’attimo pensi che dopo aver visto all’opera 60 milioni di allenatori e 60 milioni di virologi è insopportabile il momento di 60 milioni di esperti di politica internazionale, i quali, com’è inevitabile che sia, in questi casi, dopo un primo momento di sgomento e pensosa preoccupazione per quello che accade, rendono tutto banale se non comico.
LEGGI ARTICOLO COMPLETO