Già, c’è poco da scherzare ( e chi ne ha voglia), ma forse un pensierino all’acquisto del manufatto bisognerebbe farlo.
Sembra un gioco del dott. Stranamore , ma c’è gente che domanda quanto può costare un bunker. Sono per lo più persone di ” ceto medio”», medici, avvocati, professionisti tra i 50 e i 60 anni, padri di famiglia, che chiedono informazioni per realizzare bunker sotterranei in tempi stretti, sperano di non doverci entrare, ma, psicologicamente l’idea di avere a disposizione un rifugio, che potrebbe garantire la salvezza, li conforta non poco. Si torna a parlare di guerra nucleare, come ai tempi della “guerra fredda “ , con nonchalance, come se si trattasse di scommettere su chi possa vincere il campionato di calcio; tra l’altro, le farmacie, oltre alla richiesta di mascherine, hanno aumentato la vendita di compresse di iodio da assumere per prevenire o per arginare eventuali danni provocati da enissioni radioattive, e questo non incoraggia l’ottimismo.
I nostri nonni che, come al solito, sapevano cosa fare, avevano il loro naturale bunker : si chiamava Traforo. Si stringevano sotto le sue rocciose volte trovando riparo e conforto.
Certo i nazi- putin di allora sganciavano petardi in confronto agli ordigni di spaventosa potenza distruttiva oggi disponibili, un ‘ arsenale nucleare capace di radere al suolo più volte l’intero pianeta, ma tant’è , bisognava pur salvare la pellaccia.
Le conseguenze di cosa oggi potrebbe accadere sono riassunte magistralmente nelle parole diEinstein: “ Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre”
Le immagini che provengono dall’Ucraina, a volte in tempo reale, spezzano il cuore. Sarebbero da neorealismo rosselliniano, se non fossero a colore. Donne e uomini catapultati alla loro funzione primaria, mettere in salvo la prole, combattere per difendere il suolo, il rifugio, il futuro del gruppo.
la realtà si è ribaltata, e persino il corpo è tornato ad essere solo natura, e i pensieri solo sopravvivenza.
L’invasione militare russa dell’Ucraina è la più ampia occupazione militare di un territorio straniero dopo la Seconda guerra mondiale e l’Europa sembra impotente, del resto se Putin la fa franca, gli altri regimi potrebbero essere portati a compiere azioni simili. Il despota russo ha violato molti princìpi che reggono l’Onu: il rispetto della sovranità degli Stati, la regola dell’autodeterminazione dei popoli, l’obbligo di risolvere in modo pacifico le controversie, il dovere di astenersi dall’uso della forza, l’obbligo di non interferire con le competenze interne di altri Stati….. Quindi, dal punto di vista del diritto internazionale, la Federazione russa è ora uno Stato fuorilegge.
Il prezzo per fermare Putin è alto, sale ogni giorno e va misurato contro il rischio di un allargamento della guerra. Ma siamo democrazie: il posto ideale per un confronto aperto con i cittadini sui costi, i benefici e i sacrifici necessari, o gli indennizzi per i Paesi, le famiglie e le imprese più esposte. È il momento di decidere cosa siamo pronti a fare per i valori che diciamo essere i nostri.
Questi tre anni rimarranno a lungo nella nostra memoria collettiva, segneranno per sempre i ricordi di chi è nato in questo secolo: Il nostro modo di vivere impigrito e incattivito ci sta sfuggendo, i giorni passano sempre più spaventosi e oscuri, per gli altri, e vuoti per noi
Molti dei recenti litigi nazionali, in questi giorni, appaiono risibili. E’ un buon segno, vuol dire che stiamo dando il giusto peso agli avvenimenti, la prospettiva è importante: aiuta l’umore, riduce l’ansia, ci rende più maturi.