di PAOLO SMURRA
Viviamo nell’ epoca della tecnologia, del tutto e subito, della soluzione senza ragionamento ecc. Ecc. Basta un click su google e abbiamo tutto quello che desideriamo in un secondo. Niente impegno.
I nostri neuroni sono così rilassati che si stanno annoiando pure loro. Viviamo nell’ epoca dunque dei simboli, delle faccine, delle immagini. Tutto sta diventando più semplice ma molto più superficiale. Addirittura, anche su Whatsapp possiamo ascoltare i messaggi vocali ad un ritmo più veloce. Insomma, la comodità nella vita però, penso, ci faccia perdere di vista l’obiettivo principale per avere una vita soddisfacente e cioè il pensare prima di prendere una decisione e prima di trovare la soluzione ad un problema. Inoltre, questo meccanismo distorto, se riflettiamo, è alla base dei pregiudizi che dominano il nostro mondo. Se noi ci fermiamo alle immagini e dunque all’ apparenza perché pensare ci fa fatica, allora applicheremo delle etichette agli eventi e alle persone che ci circondano. Facciamo un esempio concreto. Quasi tutti noi abbiamo Facebook. Come ben sappiamo, su questo Social molto utilizzato, la prima cosa che vediamo di un’ altra persona è il suo aspetto fisico, la sua immagine. Noi però di questa persona inizialmente tranne se non la conosciamo dal vivo, non sappiamo nulla. Non sappiamo la sua storia, non sappiamo chi è, quale periodo della sua vita sta passando, quali emozioni prova, non sappiamo com’ è dentro, che cuore ha. Poi conoscendola magari scopriremo tante cose che a primo impatto ci sfuggono. Però questi aspetti sono secondari rispetto alla sua immagine, a come essa appare. Ecco, dovremmo però imparare sin da subito a conoscere una persona per il suo cuore, per la sua anima e non per il suo aspetto fisico. Bisogna guardare l’ altro con gli occhi del cuore. Dobbiamo percepire l’ altro come una persona che ha già qualcosa di bello dentro di sé. Anche se ancora non conosciamo una persona, dobbiamo partire con questa idea. Quante volte un’ amicizia non è mai cominciata perché magari una persona ci stava antipatica solo per il modo in cui si vestiva oppure solo per il suo atteggiamento?? Magari, se invece quella persona la guardavamo con occhi diversi, sarebbe nata una bella amicizia. Andiamo oltre l’ apparenza. Ciò che una persona mostra non è la verità. Io posso mostrare di essere felice ma in realtà non lo sono o viceversa oppure posso mostrare di essere timido in una situazione ma in realtà sono socievole. La verità sta dentro di te, nella tua anima, quel posto che può essere raggiunto solo da coloro che si impegnano a leggerla. Io immagino sempre che di fronte a me quando incontro una persona per la prima volta, c’è un cuore che batte e non un corpo che si muove. Perché non dimentichiamoci, ogni persona così si sentirà accolta per quella che è e si sentirà apprezzata. Se invece, la giudichiamo per l’ apparenza, si sentirà rifiutata per quella che non è. Infatti, l’apparenza è solo un’ effimera illusione.
PAOLO SMURRA