I lavoratori della mensa ospedaliera, stamani, sono saliti, nuovamente e dalle prime luci dell’alba di giovedì 21 aprile, sul tetto del nosocomio di Rossano per rivendicare i loro diritti.

Questi, dopo gli accordi sottoscritti lo scorso 8 aprile dai vertici dell’Asp di Cosenza e dal sindaco di Corigliano-Rossano, ad oggi non hanno ricevuto alcuna risposta rimanendo, purtroppo, a casa senza lavoro e senza stipendio. Il 13 aprile scorso è stata assegnata, da parte dell’Asp di Cosenza, la gara ad un’azienda di Bari. La durata del contratto tra la nuova azienda e l’Asp sarà di 36 mesi. I pasti, al momento, sono garantiti da un’altra società di servizi che svolge attività provvisoria. I lavoratori sono, tuttora, in attesa di notizie, oltre di certezze, inerenti alla stipula del contratto per quanto riguarda la loro assunzione. Tanta la disperazione dei lavoratori, i quali vantano anche due mensilità dall’azienda precedente, che li ha portati nuovamente sul tetto dell’ospedale civile “Nicola Giannettasio” di Rossano per far valere i loro sacrosanti diritti. Sul luogo della protesta si sono portati, prontamente, i Vigili del Fuoco del distaccamento di Corigliano-Rossano, gli agenti della Polizia di Stato e della Digos del Commissariato di Corigliano-Rossano. In queste ore si stanno tenendo una serie di incontri istituzionali, alla presenza anche del sindaco Flavio Stasi ed i vertici dell’Asp di Cosenza, al fine di riuscire a trovare una soluzione alla vicenda.

ANTONIO LE FOSSE