Domenica prossima 01 maggio 2022 ricorre la festa del Lavoro. In tale data, anche noi cristiani nella Comunità che è in Corigliano Rossano, celebriamo la festività del Gesù, Divino Lavoratore. E’ una festività istituita in tempo di Socialismo, come in Tempo di Monarchia era stata istituita quella del Gesù, Re dell’universo.
Di questa festività, negli anni passati si erano impadroniti i sindacati, che con vessilli e bandiere inneggiavano, sulle piazze , alla lotta di classe e si proponevano in difesa degli oppressi e degli sfruttati, invocando pane e lavoro, ma esulando e contrastando spesso il Messaggio del Vangelo.
Il Messaggio del Cristo si basa sulla collaborazione fra tutti gli uomini, di qualsiasi condizione, ceto, colore e religione e si attua secondo le leggi della verità, della giustizia e della carità nella libertà
L’esperienza promozionale e liberante del Vangelo, nonostante imperdonabili errori di alcuni suoi non degni rappresentanti, è valida per tutti i secoli, perché impostata sulla natura dell’uomo e delle cose.
Ci sono sindacalisti che purtroppo non comprendono l’Annuncio del Vangelo e guardano con diffidenza alla Dottrina sociale della Chiesa. Costoro sono accecati tutt’oggi da una mentalità contorta ed erronea. Per loro la verità sta nell’ego del partito da cui dipendono, la giustizia è sola quella del potere che fa a loro comodo, come la carità è una richiesta solo di soddisfacimento di bisogni.
La nostra Comunità cristiana rende testimonianza di vita solo nel Vangelo, il quale è nato ben prima della casta dei sindacati e ha alle spalle tutta l’esperienza positiva di venti secoli di cristianesimo che da sempre, con Gesù e come Gesù, propone la difesa di tutti gli uomini in vista della “trascendenza” della stessa esistenza umana.
Non così per i sindacati che hanno esperienza solo di un secolo! Essi si sono costituiti purtroppo in un potere politico in difesa di propri privilegi. Molti non degni rappresentanti pretendono di adottare, nella difesa del lavoro, ancora dei sistemi di servizio , non più consoni ai nuovi ” segni dei tempi”.
La comunità cristiana si augura allora che i nostri Sindacati non devono e non possono più prescindere dal Messaggio del Vangelo, altrimenti si sterilizzano e diventano apatici e dannosi, anche nei confronti degli stessi lavoratori, perché tradiscono gli ideali e gli scopi per cui sono giustamente nati.
Corigliano Rossano 27.04.2022. ( Franco Palmisano).