Il sanguinoso agguato che si è consumato nella serata di ieri nella Marina Coriglianese è l’ennesimo fatto di cronaca nera che macchia inesorabilmente l’immagine della nostra città e dell’intera comunità,
che in questi ultimi tre anni si vede costretta, più che nel passato, a convivere con l’efferatezza di gente senza scrupoli che agisce indisturbata.
Stupri, furti, racket, incendi di autoveicoli, “regolamenti di conti”, omicidi… non è questa la città in cui vogliamo vivere! Civico e Popolare aveva in progetto di costruire una Corigliano – Rossano “sicura” e “vivibile” con strade via via riqualificate, con l’intessere di rapporti costanti e sinergici con le Forze dell’Ordine per operare l’opportuno controllo del territorio.
È evidente, sindaco, che quando parlava di “città normale”, mai e poi mai i suoi elettori si sarebbero aspettati un tale degrado. Così come è evidente che, nell’euforia del momento, aveva sottovalutato il carico di responsabilità che compete a un sindaco, il cui operato è giudicato in base alle azioni messe in campo, più che alle parole affidate al vento.
La misura è colma! Non tolleriamo oltre che si parli della nostra città come di una realtà dove a farla da padrone è il malaffare; pertanto, le faremo pervenire attraverso il nostro Capogruppo, una interrogazione a risposta scritta e orale con la quale le chiederemo di intervenire, nel primo Consiglio utile, sui gravi fatti delle ultime ore, spiegando in maniera dettagliata quali atti concreti la sua Giunta intenda mettere in campo – o quelli eventualmente già avviati – per contrastare questi fenomeni malavitosi in aumento; quali atti per contrastare la povertà che, aggravata dalla pandemia, favorisce terreno fertile al germoglio della criminalità. Inoltre, in considerazione al tema dello sfruttamento dei braccianti agricoli immigrati, vorremmo che l’assessore preposto al ramo ci esponesse, contestualmente, il progetto “Co.Ro.for.In” per consentire a tutti noi di comprendere se questa maggioranza ritiene di poter risolvere il problema della “marginalità e dello sfruttamento dei migranti” investendo risorse per l’istallazione di “strutture prefabbricate di tipo modulare” , con l’unica preoccupazione che l’intervento possa tradursi semplicisticamente nella costruzione di una “baraccopoli che a tutto servirebbe, meno che all’integrazione di queste persone.
Consapevoli che quanto richiesto non è una prerogativa di Civico e Popolare, ma è nell’interesse collettivo, auspichiamo un impegno concreto del sindaco che possa rasserenare gli animi di tutti i suoi cittadini; altrimenti non ci resterà che registrare, ancora una volta, l’inadeguatezza e pretendere, per limitare i danni, le sue dimissioni!
Alessandra Capalbo coordinatrice di Civico e Popolare.